EDITORIALE – Il 2019 è ormai alle battute finali, e per noi di ivl, questi ultimi sei mesi, sono stati intensi, propositivi e soprattutto amichevolmente vivaci.
Se ne va un anno che ha visto il nostro portale venire alla luce, prima nelle idee e nei discorsi di qualche amico che seduto al tavolino di un bar o a fine viale, parlava dell’ambizione di creare qualcosa di nuovo e di attendibile per la nostra area sud, da mettere al servizio dei cittadini e all’estro di qualche talento locale bravo con la penna e amante del territorio in cui vive.
A luglio ivl24 prende vita, e col sottoscritto, Mimino, Nicola, Egidio, Daniele, Italo, Ermanno, Carmine, Sergio, Anna Nica,James, Giacomo e le preziose collaborazioni dei professori Dodero e Stoduto, ci siamo dati l’obiettivo di dare realtà e forma a questo sogno.
Per noi il 2019 rappresenta solo il punto di partenza di un qualcosa che vuole gettare le basi verso anni ancora migliori, dove l’ambizione di poter crescere umanamente e professionalmente dovrà essere sempre quel faro su cui puntare il nostro lavoro, con umiltà, ma soprattutto “umanità”, come amo sempre dire da un po’ di tempo a questa parte.
Ci siamo posti l’obiettivo di creare un’informazione plurale, veloce e puntuale, non frettolosa, ma sempre attendibile, in un semestre in cui ci siamo trovati a raccontare storie belle e notizie non semplici, nelle quali, in più di un’occasione, il coinvolgimento emotivo poteva lasciare lo spazio alla “fredda” cronaca. E’stato un banco di prova importante, e ne siamo usciti moralmente consapevoli del fatto che prima ancora di essere una squadra di scrittori o aspiranti tali, siamo soprattutto esseri umani.
Ed è con questo augurio di umanità e ambizione che la grande squadra di ivl24 vuole augurarvi un Felice Anno Nuovo, con la speranza che possiate sempre continuare a seguirci e apprezzarci, con la stessa stima e severità di giudizio.
Per noi, invece, l’augurio di poter continuare a svolgere al meglio il nostro lavoro, tralasciando egoismi, corse al “sensazionalismo” e rivalità, certi che questi termini, che ho fatto persino fatica a scrivere, non ci apparterranno mai, con la consapevolezza forte di dover “restare umani”.
Auguri a tutti voi,
il Direttore, Giacomo Bloisi