Reti di distribuzione idrica a scopo irriguo: Labanca (Progetto Lauria), scrive alle istituzioni regionali e Consorzio

PUBBLICHIAMO la lettera indirizzata dal capogruppo di Progetto Lauria Mariano Labanca, agli assessori regionali Fanelli e Rosa, al Commissario del Consorzio di bonifica, al sindaco Lamboglia e al Presidente Bardi, in merito alle disfunzioni delle reti di distribuzione di acqua a scopo irriguo che interessa l’area sud del Comune di Lauria e altre zone dei paesini della Valle del Noce (Nemoli e Rivello).

Egregi Assessori,
il consorzio di bonifica della Basilicata gestisce le reti di distribuzione di acqua a scopo irriguo che interessa l’area sud del Comune di Lauria e altre zone dei paesini della Valle del Noce (Nemoli e Rivello).


Sebbene nelle aree in questione l’attività agricola sia quasi esclusivamente praticata in modo non professionale o addirittura in forma hobbistica, i proprietari. anche di piccoli apprezzamenti, ricavano dalla coltivazione dei propri campi i prodotti genuine tipici delle nostre campagne, finalizzati all’autoconsumo tradizionale delle nostre terre.


Tuttavia. l’opera essenziale attuata da questa miriade di contadini “fai da te” consente un capillare controllo ambientale, che si trasforma in vera opera di salvaguardia ambientale. Per tal motivo, anche la presenza delle reti irrigue gestite dal consorzio contribuisce nei fatti ad aiutare gli abitanti , o comunque i proprietari di terra. a coltivare i terreni e ricavarne come accennato in precedenza piccolo integrazioni di reddito.


Sottolineo, per inciso, quale un capitolo a parte, come la presenza delle reti. Mediante atti della precedente giunta regionale, dall’anno 2016 abbia anche generato dei costi per i proprietari, che si sono visti recapitare cartelle esattoriali per il pagamento di quote consortili – per un quanto mendo discutibile “ miglioramento fondiario ” .


LA PRESENTE VIENE INVECE INVIATA ALLE SS.LL. con esplicito riferimento ai FONDI EUROPEI per il RILANCIO, per i quali risulta massimamente prioritaria la salvaguardia ambientale.

Bisogna considerare come numerosi tratti delle reti idriche in esercizio siano ancora in CEMENTO AMIANTO o addirittura dismessi – MAI BONIFICATI NEL TEMPO.


Dal momento che la sostituzione delle tubature in CEMENTO AMIANTO in uso e la bonifica di quelle dismesse rappresenterebbe un baluardo imortante per la salvaguardia ambientale, tanto si comunica – IN ATTESA DI RISCONTRO.

Mariano Labanca, Progetto Lauria

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