Nota a firma dell’Arch. Francesco Ambrosio, già Sindaco di Maratea
MARATEA (PZ) – Qualche giorno addietro, il 28 Aprile, ho assistito – dietro invito – ad un dibattito, voluto da Italia Viva di Maratea su piattaforma Zoom, per parlare di Turismo sostenibile al tempo del Covid e delle prospettive territoriali del Golfo di Policastro.
Il dibattito, pure articolato, ha registrato gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni locali nonché le conclusioni di Tommaso Pellegrino del Consiglio Regionale della Campania e di Mario Polese, Vicepresidente del Consiglio Regionale di Basilicata.
Evidenziando che non capisco il motivo per cui non fosse presente alcun rappresentante Istituzionale della Calabria, nel mentre ho apprezzato lo sforzo organizzativo di Mariastella Gambardella, mi sento di ritenere, sulla scorta del dibattito politico sviluppato nel passato su questo territorio che, purtroppo, non si sia fatto alcun passo in avanti rispetto al “Progetto Golfo Insieme” (ignorato, inspiegabilmente, durante la discussione), progetto scaturito da un accordo fra le Regioni Campania, Calabria e Basilicata, finalizzato alla valorizzazione del Golfo di Policastro.
Un progetto interregionale – nato nel 2003 – che dopo l’accordo sottoscritto nel dicembre del 2004 tra le regioni Campania, Basilicata e Calabria, e le province di Salerno, Potenza e Cosenza, vide i rappresentanti istituzionali confrontarsi su quello che, all’epoca, rappresentava il primo tentativo di azione di sistema tra Regioni del Mezzogiorno.
Venivano coinvolte 3 regioni, 3 province, i tre parchi nazionali più vasti d’Italia (quelli del Cilento e Vallo di Diano, del Pollino e della Valle d’Agri), 19 comuni costieri, decine di comuni interni e 7 comunita’ montane, il progetto “Golfo Insieme” puntava alla crescita sostenibile di un territorio per anni marginalizzato dai grandi flussi turistici internazionali.
Ricordo ancora le proposte avanzate e la passione che animò il confronto dialettico durante l’incontro tenuto sabato 21.05.2007 nel centro congressi del villaggio turistico “Torre Oliva” di Scario sul golfo di Policastro.
Ai lavori parteciparono il Vicepresidente della Regione Campania, il Presidente e l’Assessore alla Programmazione della Regione Calabria, il Presidente ed il Vicepresidente della Regione Basilicata, i rappresentati delle Province di Cosenza, Potenza e di Salerno ed i Sindaci dell’area.
”Il golfo di Policastro – ebbe a dire Antonio Valiante, Vice Presidente della Regione Campania, che durante l’incontro avanzò la proposta, accolta, di un tavolo tecnico di cui avrebbero dovuto far parte i rappresentanti delle tre Regioni che avrebbe dovuto operare in concerto con le Province e con i comuni dell’area – e’ una patrimonio eccezionale che va
sostenuto, e’ la porta del Mediterraneo. Questo progetto interregionale punta alla sua valorizzazione ambientale, culturale e turistica attraverso l’utilizzo dei fondi interregionali previsti proprio per questo tipo di progetto.”.
”Questo e’ il momento giusto per la realizzazione di un progetto sul Golfo di Policastro. affermò Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata. Siamo alla vigilia del nuovo ciclo di programmazione economica 2007-2013 che, sia per i Programmi operativi regionali che per quelli nazionali prevede questo tipo di strategia interregionale. Abbiamo tutto l’interesse ad avviare concretamente un progetto che valorizzi il Golfo.”.
”E’ un progetto interregionale molto importante, concluse Mario Maiolo, Assessore alla Programmazione della Regione Calabria. E’ un banco di prova per la capacità di governance di tre Regioni del Mezzogiorno alla soglia di una intesa molto più complessa con il Governo per far funzionare meglio e di più il Sistema Mezzogiorno.”
Le vicende registrate nel Paese, vicende che hanno rappresentato il frutto della crisi economica del 2008 e che sono state prodotte da una classe politica, quanto meno poco attenta, hanno fatto da freno ad una proposta che era lungimirante e che andrebbe ripresa nel suo complesso. Solo in questo modo si potrà dare un contributo mirato a promuovere sia una diversa qualità della vita, sia lo sviluppo socioeconomico dell’area e ad evitare, di conseguenza, il decremento demografico delle giovani generazioni su questo territorio.