Rotonda inserita nelle 10 tappe per ricordare Sant’Antonio di Padova ad 800 anni dalla vocazione francescana

ROTONDA (PZ) – Giovedì 29 aprile alle ore 18.50 in diretta dalla pag fb  “ Sant’Antonio  I frati della Basilicata” e sul canale YouTube del Messaggero di Sant’Antonio,  saranno presenti il sindaco di Rotonda, Rocco Bruno,  il suo vice, Giulia De Cristofaro e il Parroco Don Stefano Antonio Nicola.  

Questa di Rotonda è una delle 10 tappe previste, per raccontare gli 800 anni dalla vocazione francescana del Santo di Padova nel Sud Italia. L’incontro dal titolo:  “ Sulla  Strada di Antonio.

Dal naufragio all’incontro” , terminerà il 29 maggio ad Assisi, nell’ottocentenario del Capitolo delle stuoie, la grande adunanza di tutti i frati dell’epoca voluta da San Francesco stesso, e prima occasione in cui Antonio e Francesco poterono incontrarsi di persona. Il Santo di Padova sarebbe arrivato in Italia agli inizi del 1221 approdando a Capo Milazzo e dopo aver soggiornato brevemente a Messina, nella primavera del medesimo anno, avrebbe intrapreso un viaggio a piedi verso Assisi, per partecipare al Capitolo generale dei Minori che si aprì il 30 maggio 1221, di fatto attraversando interamente la Regione Calabria oltre che Basilicata e Campania.

Il progetto voluto dai frati della Basilica del Santo di Padova, farà tappa, attraverso questo incontro,  anche a Rotonda, dove si potrà far conoscere la devozione dei rotondesi verso il Santo Patrono del borgo e che dall’8 al 13 di giugno dedicano la Sagra dell’Abete. 

L’evento  è il più importante dell’anno per i rotondesi che dura una settimana . Una tradizione  che si mantiene viva fin dal 1200, quando la leggenda racconta che il Santo decise di sostare nei boschi del Pollino a Rotonda, in località Marolo, accampandosi sotto un abete. In quel preciso punto, alcuni anni più tardi, un bovaro che stava pascolando i suoi buoi precipitò in un burrone e invocò il santo che lo salvò.

Da allora è tradizione recarsi ogni anno in quel luogo per abbattere un abete e rendere omaggio al Santo protettore, iniziando così un vero e proprio corteo arboreo fino al paese dove l’albero  viene issato a mano dai fedeli  nella piazza e posizionato nei pressi della casa comunale  dove resterà  a dimora per tutto l’anno.  Lo scorso anno a causa della pandemia, l’evento non si è potuto tenere.