AltoTirrenoCS/Valle Noce (PZ) – Il Comitato per la Difesa del Fiume Noce in dieci giorni ha raccolto più di cinque mila firme per dire “no” alla riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti sito in località San Sago di Tortora. Un sito che vede interessati e partecipi attivamente i Sindaci delle comunità di Aieta, Praia a Mare, Maratea, Trecchina, Lauria, Nemoli, Rivello e Lagonegro. “Grazie a tutti! Obiettivo raggiunto e superato! Siamo entusiasti di condividere con voi il grande successo della nostra raccolta firme. L’obbiettivo era ambizioso: 5.000 firme per sostenere una causa importante. Grazie al vostro impegno, alla vostra passione e al vostro supporto, non solo abbiamo raggiunto questo traguardo, ma lo abbiamo superato!” il commento del Presidente del Comitato Giuseppe Ricciardi lo scorso 16 gennaio presso il Palazzo delle Esposizioni della Città di Praia ove sono stati presentati i risultati della raccolta firme per illustrare i prossimi passi della battaglia con cui si vuole scongiurare la riapertura dell’impianto sito a Tortora. Sono state raccolte precisamente 5027 firme -2.298 on line e 2.729 cartacee- inviate questa mattina al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“La campagna di sensibilizzazione, oltre al presidio fisso sito sul Viale della Libertà di Praia, si è svolta in maniera itinerante in tutti i comuni del lagonegrese. Ma c’è anche un’altra importante notizia: il Comitato del “No” si allarga anche al Cilento; infatti, hanno aderito alla battaglia i comuni ricadenti nella fascia Sapri-Pollica. Ciò vuol dire – ha commentato Ricciardi – che da oggi uniremo l’intero Golfo di Policastro, ossia alto Tirreno cosentino, Lagonegrese e Cilento. Come abbiamo sempre ribadito non siamo contro gli impianti a prescindere, ma di sicuro quell’impianto lì non può stare. Da tempo chiediamo con forza anche la sua dislocazione”.
“Questo risultato dimostra quanto questa iniziativa fosse sentita e quanto possiamo fare insieme quando uniamo le forze per il bene comune. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno firmato, diffuso, partecipato e creduto in questa missione. Ora, con il supporto di migliaia di persone, possiamo fare un passo avanti e portare la nostra voce ancora più lontano”; riporta un post social del Comitato.

