Seconda edizione del Premio Giovanna Pastoressa: tre le tesi premiate

POTENZA – Sono state tre le tesi selezionate e premiate, sabato mattina, nel corso della commovente Cerimonia in memoria della compianta Giovanna Pastoressa, giovane psicologa lucana, prematuramente scomparsa. L’iniziativa è stata promossa e organizzata dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata e ha trovato altresì compimento nella città di Chieti, e in particolare presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università abruzzese, in cui la Pastoressa si è brillantemente laureata e in cui il prossimo 12 gennaio ci sarà una manifestazione in suo onore.

Un intenso momento di ricordo, quello svoltosi sabato, affidato alla voce della presidente dell’Ordine lucano, Luisa Langone e dei consiglieri Carmela Boccomino, che ha illustrato i dettagli del Premio e Antonello Chiacchio, dei genitori Maria Cristina Mazzilli e Domenico Pastoressa, che hanno letto un lungo e accorato messaggio della loro altra figlia, in ricordo di Giovanna, delle docenti della Scuola Primaria, delle amiche e dei colleghi della Scuola di Specializzazione Sipgi di Torre Annunziata.

I temi proposti negli elaborati presentati andavano dalla psicologia scolastica e l’apprendimento alla psicologia dello sport, dall’alimentazione e le patologie relative ai comportamenti alimentari; dalla resilienza, alla parità di genere e alla non violenza, e ancora gentilezza e compassione e i lavori sono valutati secondo i parametri di forma, contenuto, completezza, originalità e fluidità.

I vincitori sono: Assunta Sabato, con la tesi “L’allenatore di settore giovanile. L’importanza di conoscersi per evolvere: un lavoro supervisionato dallo psicologo dello Sport”; Rosanna Benedetto, con la tesi “Una famiglia anoressica. Cronaca di una (im)perfetta riuscita terapeutica; Gianmarco Tafuro, con la tesi “Un’estate glaciale. Racconto e implicazioni di un caso di pedofilia”. Al primo premio, mille euro più una targa, al secondo premio 500 euro più una medaglia, al terzo premio, 300 euro più una medaglia.

“Una iniziativa di sostegno concreto per i giovani colleghi – ha commentato la presidente dell’Ordine lucano, Luisa Langone – nonché un modo tangibile per accompagnarli nel loro avvio alla professione. Per noi è un evento dal particolare valore e significato, perché Giovanna ha rappresentato un esempio di grande virtù,che speriamo possa essere tramandato. Non è stato semplice assegnare un premio, abbiamo accolto elaborati di alto profilo, abbiamo apprezzato la meticolosità e l’originalità e la pertinenza rispetto ai tempi che viviamo”.
Antonello Chiacchio, Consigliere dell’Ordine e promotore del Premio: “Ringrazio la Presidente, i colleghi, la famiglia e gli amici e quanti hanno conosciuto e apprezzato Giovanna Pastoressa per le sue doti umane e professionali. Mi preme ricordare quanto sia rilevante la potenza dei ricordi sotto il profilo psicologico: quando organizzo il premio, lo faccio con grande naturalezza, ma ci sono resistenze per via del dolore e per la sofferenza, per la perdita della cara Giovanna. Nella vita, nessuna presenza è scontata ed è necessario avere curiosità, coraggio, amore, compassione e gratitudine, nella capacità di riconoscere i nostri stati emotivi. Ricordare le persone significa celebrare la loro vita, cosa complicata e difficile ma si può fare; il dolore può diventare luce. Come con la autentica vitalità di Giovanna”.