Sindaco Cupparo: ordina a un cinese di restare in casa per cautela

Francavilla in Sinni (PZ) – Un commerciante cinese di 34 anni che lavora a Francavilla in Sinni, da poco rientrato dal paese asiatico, è stato messo in quarantena a casa. Il provvedimento è stato preso dal sindaco, Romano Cupparo, e arriva dopo l’ordinanza con cui lo stesso primo cittadino già venerdì aveva chiuso, in via precauzionale, la rivendita gestita dal 34enne cinese che si trova in pieno centro abitato di Francavilla.

«Sono intervenuto tempestivamente – ha detto Cupparo alla Gazzetta – visto il clima di apprensione creatosi nella mia comunità». Il 34enne era andato in vacanza per un paio di settimane in occasione del capodanno cinese. L’uomo è tornato in Italia e in Basilicata tredici giorni fa. Il periodo di quarantena suggerito dai protocolli di prevenzione, per chi rientra da zone a rischio, è di quattordici giorni e dunque dovrà rimanere a casa fino a domani. «Non si tratta di un caso sospetto di coronavirus – ha raccontato Cupparo – perché le condizioni di salute del cittadino cinese sono buone. Non ha sintomi come tosse o febbre. Ma come stabilito dal protocollo ho previsto per lui la quarantena nella sua abitazione.

Il provvedimento è di natura puramente precauzionale e rientra nell’ambito delle misure di prevenzione». Ciò, non ha tuttavia impedito il diffondersi dell’allarme e della paura a Francavilla dove sono in tanti a chiedersi come abbia fatto il 34enne a rientrare in Italia visto che i voli da e per la Cina sono chiusi. Per aggirare il blocco, il cittadino del Dragone dall’aeroporto di Pechino è arrivato, con un volo diretto, a Bruxelles e da qui, dopo poche ore, ha preso quello per Fiumicino dove è atterrato il 9 febbraio scorso. Prima di rientrare a Francavilla ha fatto tappa a Nova Siri dove vive con la sua famiglia.

A Francavilla ha il negozio e un’altra abitazione. Venerdì mattina si stava apprestando a riaprire l’attività dopo il periodo di ferie, ma il sindaco, dopo essere stato messo al corrente della situazione, ha immediatamente fatto il provvedimento di chiusura e lui ha eseguito l’ordine mostrandosi consapevole del rischio e senza protestare.
Sono in quarantena volontaria anche due lucani tornati di recente da Codogno, la città in provincia di Lodi dove in questo momento si registra il maggior numero di contagi da coronavirus in Italia.

La Regione precisa che i due lucani sono risultati negativi al test. Intanto, cresce la psicosi: smentita una falsa notizia diffusasi on line che parlava di paesi lucani in quarantena. E l’allarme coronavirus comincia a ripercuotersi anche sull’economia, dal turismo all’industria dell’arredamento: Confapi Matera chiede che sia annullato il salone del mobile di Milano e ha già allertato l’Inps per predisporre gli ammortizzatori sociali. Tra qualche settimana, infatti, potrebbe scattare un blocco della produzione per carenza di materie prime dalla Cina.
Infine, il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, ha convocato alle 10,30 di domani il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Oggetto della riunione (allargata al presidente della Regione e ai direttori generali dell’Azienda ospedaliera San Carlo e dell’Azienda sanitaria di Potenza) l’esame delle problematiche connesse al coronavirus.

fonte: gazzettadelmezzogiorno

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