MELFI (PZ) – “La soppressione della postazione del 118 di San Nicola di Melfi, di cui si è appreso nelle scorse ore è, va a complicare un quadro di enorme preoccupazione che si vive a Melfi e nel Vulture per il destino del comparto sanitario e per le notizie non rassicuranti sul futuro dello stabilimento di Stellantis”. Lo dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese e il capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, Luca Braia che hanno appena protocollato una interrogazione consiliare specifica: “Chiediamo alla Giunta regionale e ai vertici dell’Azienda sanitaria di Potenza – sottolineano i due consiglieri regionali – di spiegare una volta per tutte, quali siano le reali volontà programmatiche sul futuro della postazione del 118 che insiste nella zona industriale di Melfi. Atteso che già il 18 maggio scorso avevamo presentato una interrogazione in cui chiedevamo chiarimenti sulla spoliazione strisciante di altri servizi sanitari presenti nel Comune di Melfi tra cui il Distretto sanitario e lo stesso ospedale, riteniamo che sia arrivato il momento inderogabile di informare i cittadini del Vulture su quelle che sono le reali intenzioni della Regione visto che anche i sindacati hanno già lanciato più di un grido di allarme”. “Al netto delle parziali rassicurazioni si ricorda in ogni caso che la postazione del 118 a San Nicola di Melfi rappresenta un importantissimo presidio per rispondere alle esigenze medico-sanitarie immediate di un territorio su cui operano, quotidianamente, oltre 10 mila persone impegnate nello stabilimento Stellantis e nelle numerose attività dell’indotto. Un presidio che va difeso a tutti i costi e non certo soppresso”, concludono Polese e Braia.
“Mentre prosegue tra alti e bassi la campagna vaccinale e si iniziano a vedere i primi segnali di ripresa, continuano a giungere segnali poco confortanti dai territori dal punto di vista dell’organizzazione della sanità. È stata la FIALS di Potenza a segnalare lo smantellamento della postazione 118 ubicata nell’area industriale di San Nicola di Melfi a partire dalla giornata di oggi. Tutto ad un tratto, un’area che conta un’utenza di circa 10000 persone alle quali andrebbero aggiunte anche quelle dei comuni limitrofi, si trova senza una postazione di riferimento per la gestione delle emergenze. Di fatto si tratta di un presidio “salva-vita” la cui eliminazione dilaterebbe i tempi di intervento di circa 25-30 minuti. Un segnale poco edificante anche nei confronti delle migliaia di operai che in queste ultime settimane sono impegnati a fronteggiare le ombre lunghe dovute all’incertezza sul futuro prospettato dalle scelte imprenditoriali del gruppo Stellantis. Altro aspetto che emerge è dovuto al fatto che questa decisione andrebbe ad impattare anche sulla riorganizzazione dei turni del personale del 118 che sembrerebbe non esser stato coinvolto in questo processo di riorganizzazione. Purtroppo il covid ha monopolizzato tutto quanto concerne la gestione dell’assistenza sanitaria esaltando, d’altro canto, tutti i limiti di un sistema sanitario che è stato depauperato nel corso degli anni. La scelta di smantellare la postazione del 118 di Melfi sembra continuare nel solco tracciato di questi anni”.
Questo il contenuto di un comunicato diffuso dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle