LAURIA (PZ) – Cosa c’è di più bello di un bambino che si riappropria della propria spensieratezza e del proprio sorriso dopo mesi chiuso in casa davanti a un pc e lontano dai propri amichetti?
E’ con questo intento che la cooperativa L’Abbraccio, in collaborazione con il Mov Lucania, con abnegazione, coraggio e responsabilità, ha portato avanti con dedizione e passione il campo estivo 2020, donando a questi piccoli eroi quattro settimane tra natura, antichi mestieri e voglia di stare insieme.

Si, piccoli eroi, perché non solo il coraggio di affrontare una arrampicata o una entusiasmante cavalcata tra le onde in canoa, ma anche la grande responsabilità e pazienza nel rispettare le giuste distanze, indossare la mascherina e accettare la misurazione della temperatura corporea ogni mattina.
“Eravamo titubanti e un po’ timorosi inizialmente” – ci spiega Teresa Riccio, operatrice de L’Abbraccio, “perché tra norme da rispettare, distanziamenti e notizie non proprio incoraggianti che giungevano quotidianamente, abbiamo rischiato di non avviare il campo estivo 2020. Ma poi, il nostro senso di responsabilità e desiderio di rivedere i sorrisi sui volti di questi bambini, ha spinto anche noi a dare il meglio e affrontare questa sfida, con lo sforzo ampiamente ripagato dal loro entusiasmo. La decisione è stata maturata, ci spiega ancora la Riccio, “come risposta ad una urgenza che arrivava forte dalle mamme e dagli stessi bambini, cioè quella di recuperare il rapporto tra pari come strumento essenziale per lo sviluppo emotivo e l’acquisizione di competenze.”

Tre settimane in cui i bambini del campo estivo hanno conosciuto luoghi magici come il Parco della Lavanda di Morano Calabro, il Parco Avventura di San Severino Lucano o la bellezza di un giro in bicicletta nel meraviglioso scenario del Lago Sirino grazie alla ciclofficina del Sirino . Ma anche la scoperta di antichi mestieri come la pesca, come la suggestiva esperienza di rendere ogni giovane partecipante un provetto “Sampei” grazie all’associazione Pesca sportiva Umberto Scamozza.

“L’esperienza più emozionante è stata quella di vedere i bambini il primo giorno commuoversi nel ritrovarsi dopo giorni passati al chiuso delle loro case”, ci racconta Romina Celano, altra operatrice della Cooperativa L’Abbraccio. “Abbiamo avuto la fortuna di avere dei bambini responsabili e vitali allo stesso tempo, che con la loro energia e voglia di fare hanno reso tutto più spontaneo e semplice, lasciando alle nostre spalle timori e paure”.

Tra i luoghi visitati in queste tre settimane, oltre a quelli sopra citati, anche la Fattoria didattica del Senisese, il Piano Malerba nel quale i bambini si sono immersi anche nella magia del suono delle campane tibetane grazie alla maestria dell’esperto musicoterapeuta Vincenzo D’orsi, e le Terme di Latronico e le sue cascate.

“Voglio ringraziare tutti i bambini, le operatrici e le associazioni che hanno collaborato e lavorato con noi” – conclude Giovanni Capone, Presidente della Cooperativa L’Abbraccio. “E’ stato un lavoro non semplice con una organizzazione non semplice che ha visto mille difficoltà, ma la nostra voglia di esserci e regalare tre settimane tra avventura e spensieratezza, ha vinto su ogni timore, tanto che, rispetto alle tre settimane prefissate, ieri abbiamo concluso la quarta con cinque giornate trascorse nella piscina di Latronico. “Un grazie, – conclude Capone – “va anche ai genitori di questi splendidi bambini che con fiducia e responsabilità ci hanno affidato i loro figli con sicurezza e amore in un momento certamente non semplice”.

Quattro settimane di sorrisi, libertà e avventura. Poco importa se “armati” di mascherina e gel igienizzanti, quello che conta è essere protagonisti di un tempo che va affrontato con responsabilità e spensieratezza, come quella di un bambino che, per un po’, riesce a trasformarsi anche in un supereroe.
