Stabilizzazione del Personale Sanitario in Basilicata: La Richiesta della FIALS al Presidente Bardi

POTENZA – La FIALS Basilicata ha inoltrato una richiesta formale al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all’Assessore alla Salute e Politiche Sociali, Cosimo Latronico, e al Direttore Generale del Dipartimento Politiche per la Salute, Domenico Tripaldi, sollecitando l’avvio di nuovi avvisi pubblici di stabilizzazione del personale del Servizio Sanitario Regionale (SSR).

La richiesta non nasce oggi, ma rappresenta il proseguimento di un impegno costante che la FIALS porta avanti da tempo per garantire stabilità occupazionale e il superamento del precariato tra i professionisti della sanità lucana. Il recente Decreto Milleproroghe, convertito nella Legge n. 15/2025, che estende i termini per la stabilizzazione fino al 31 dicembre 2025, fornisce oggi una base normativa aggiornata per dare attuazione a quanto già rivendicato dal sindacato, anche per chi maturerà i requisiti per l’anno 2025.

In particolare, la FIALS richiama l’urgenza di esaurire prioritariamente le graduatorie già esistenti per alcuni profili, ma anche di procedere con la pubblicazione di nuovi bandi, essendo ormai esaurite le graduatorie per altri profili. Una scelta che consentirebbe di valorizzare il personale in possesso dei requisiti di legge, evitando disparità o esclusioni.

Parallelamente, la FIALS chiede che nei prossimi avvisi di stabilizzazione siano ammessi tutti i lavoratori che abbiano maturato i requisiti previsti, includendo anche chi ha prestato servizio tramite forme di lavoro flessibile, come collaborazioni coordinate e continuative, incarichi professionali o altri rapporti atipici.

“È fondamentale garantire equità e pari dignità a tutto il personale che ha contribuito al funzionamento del nostro sistema sanitario, spesso in condizioni difficili e con grande spirito di servizio,” dichiara Luciana Bellitti, Segretaria Generale Regionale della FIALS Basilicata.

La stabilizzazione, secondo la FIALS, non è solo una risposta amministrativa, ma una scelta strategica e di giustizia, necessaria per rafforzare la qualità dell’assistenza e valorizzare le risorse umane del sistema sanitario lucano.

Il sindacato attende ora un riscontro operativo da parte della Regione, affinché le norme vigenti non restino sulla carta e si trasformino in atti concreti a favore della sanità pubblica e dei suoi lavoratori.

Pubblicità