Stellantis, Cisl e Cgil: ‘Bene incontro al Mise, ora si agisca per il bene dei lavoratori’

MELFI (PZ) – Si è tenuto ieri al MiSE, l’incontro tra i vertici del Gruppo Stellantis e le organizzazioni sindacali alla presenza del Ministro Giorgetti e del Ministero del Lavoro Orlando. Il Gruppo durante l’incontro  ha ribadito l’importanza strategica per il Stellantis del nostro Paese, sottolineando gli aspetti legati alle difficoltà che il settore automobilistico sta vivendo, a partire dai cambiamenti relativi alle motorizzazioni, alla flessione dei volumi nelle immatricolazioni. 

La direzione di Stellantis ha ribadito l’importanza dello stabilimento di Melfi, che è al centro della strategia di Stellantis nel nostro Paese, sottolineando come gli investimenti fatti dal 2014 ad oggi per il sito lucano ammontano a circa circa 3,5 miliardi nel segmento auto che più è stato in crescita negli ultimi anni e ha confermato il completamento degli investimenti nelle versioni ibride entro l’anno.

Il piano strategico del gruppo Stellantis  prevede la costruzione di 4 piattaforme full electric: small, medium, large e una dedicata a Maserati. 

Per Melfi Stellantis ha deciso di anticipare una parte del piano assegnando allo stabilimento la nuova piattaforma medium dal 2024.

Questa piattaforma, la prima di Stellantis, porterà con sé quattro nuove vetture multibrand che hanno rilevanza sui mercati domestici. 

Melfi sarà dunque il primo sito del Gruppo ad avere una missione produttiva per il futuro.

Per fare questo nuovo importante investimento strategico è necessario riordinare il processo produttivo, anche dal punto di vista tecnologico, e procedere ad una verticalizzazione a partire dall’inserimento nello stabilimento dell’assemblaggio di batterie.

Il progetto prevede una serie di interventi tecnologici per lo stabilimento di Melfi a partire dalla definizione di una “super linea” produttiva che avrà una potenzialità fino a 400.000 auto prodotte. 

La direzione Stellantis ha precisato che non si tratta quindi della soppressione di una linea, ma il potenziamento di una nuova linea di produzione, che prende gli asset migliori delle due linee attuali. Lo stabilimento continuerà a lavorare a pieno regime con la potenzialità massima di 19 turni e mezzo. L’azienda ha precisato che questa nuova riorganizzazione determinerà delle efficienze intorno al 10%.

Per la Fim Cisl l’approccio di Stellantis è positivo.  E’ fondamentale non subire il mercato ma entrare in una logica di sviluppo e di rilancio verso le sfide della transizione ambientale, ma che deve avere necessariamente al centro la sostenibilità sociale. Il Governo ha il compito di accompagnare questo processo e deve dirci quali sono le iniziative che intende mettere in campo a partire dal PNRR. L’investimento che ci è stato prospettato su Melfi va nella direzione di una logica di sviluppo. Il fatto che entri in produzione per la prima volta a Melfi, la nuova piattaforma medium del gruppo full elctric con quattro nuovi modelli multibrand guarda al futuro e allo sviluppo dello stabilimento. 

Nei prossimi incontri dobbiamo necessariamente poi approfondire tutti gli aspetti di dettaglio rispetto alle efficienze dichiarate ed evitare impatti negativi. Abbiamo inoltre ribadito la necessità di aprire un tavolo di confronto a livello nazionale per affrontare tutti gli aspetti relativi agli altri stabilimenti del Gruppo nel nostro Paese.  

Al Governo la Fim Cisl chiede di rimanere garante di tutti gli impegni di investimento e di rilancio che ora su Melfi, e domani su tutti gli altri siti, dovranno essere messi in campo. Sull’automotive la transizione in atto richiede forti strumenti di politica industriale pubblica.

Nota Fiom Cgil ⬇️

“Si è svolto ieri, in presenza, l’incontro convocato al Mise con i Ministri Giorgetti e Orlando ed il management diStellantis per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo, della filiera e dei servizi.L’azienda ha espresso la volontà di aprire un percorso per un confronto con incontri passo per passo a partire daoggi con governo e sindacati per affrontare il cambiamento industriale dell’automotive. L’evento che si terrà l’8luglio prossimo sull’elettrificazione annuncerà che entro il 2030 il 70% dei modelli saranno elettrificati su 4piattaforme di cui una Maserati e le altre per dimensione. 

Nello specifico a partire dallo stabilimento di Melfi,primo stabilimento “elettrificato”, ci sarà il lancio di 4 nuove vetture multibrand a partire dal 2024. L’azienda haavanzato una proposta di riorganizzazione dello stabilimento che passerebbe da due ad una linea potenziatariutilizzando gran parte dell’altra linea produttiva. La capacità teorica sarebbe di 400 mila vetture l’anno con unalinea di assemblaggio delle batterie con una organizzazione del lavoro a 19 turni e mezzo. La Fiom ha chiesto di tenere un confronto che realizzi un accordo quadro nazionale con la partecipazione deilavoratori che abbia al centro un piano industriale che salvaguardi la capacità installata e che garantisca la tenutasociale e la continuità occupazionale per i prossimi 5 anni. Il tavolo aperto oggi deve essere permanente e devemettere a disposizione le risorse pubbliche del PNRR e private per governare la transizione ecologica e socialegarantendo l’occupazione. Il percorso deve affrontare le criticità ed individuare soluzioni per ogni impianto apartire da quelle maggiori che in prospettiva ci saranno sugli stabilimenti che producono motori diesel, fino adarrivare a nuove missioni produttive per gli stabilimenti di assemblaggio.

La creazione nel nostro Paese di unagigafactory per la produzione di batterie è un punto fondamentale che deve essere rapidamente affrontatoinsieme agli investimenti sulla ricerca e sviluppo negli enti centrali per nuove tecnologie e nuovi modelli in gradodi garantire il pieno utilizzo degli impianti e la piena occupazione. Per arrivare alla realizzazione del piano è necessario riconoscere un sostegno al reddito dei lavoratori in cassa apartire da quelli più fragili e una distribuzione equa del lavoro anche riducendo l’orario con gli strumenti solidali.È necessario favorire il ricambio generazionale e il rafforzamento e lo sviluppo delle competenze necessarie adaffrontare le sfide del cambiamento con un piano sulla formazione. Il tavolo deve individuare azioni e strumentiper garantire il rilancio e lo sviluppo della filiera dell’auto, settore industriale strategico per il nostro paese. Ilconfronto sullo stabilimento di Melfi dovrà tenersi nel quadro delle garanzie nazionali di mantenimentooccupazionale e della relativa capacità degli impianti. Il confronto con il management proseguirà sul territorio apartire dal potenziamento della linea per la transizione sui modelli elettrici che dovrà partire dalla tuteladell’occupazione e dal sostegno al reddito dei lavoratori. Da oggi siamo impegnati nel confronto con le lavoratricie i lavoratori a partire dal coordinamento dei delegati che terremo in serata per la transizione dal piano di FCA aquello di Stellantis garantendo il futuro degli occupati e investendo sul ricambio generazionale. Il MinistroGiorgetti si è impegnato alla convocazione di due tavoli specifici, su Stellantis e sull’automotive”. Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma,segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive

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