Stellantis: da Cupparo pieno sostegno a Piano ministro Urso

POTENZA – “Pieno sostegno” al piano industriale per l’industria automobilistica europea, (l’European Automotive Act) presentato dal Ministro Urso a Bruxelles, è espresso dall’assessore allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo che, in particolare, condivide l’obiettivo di rivedere il divieto a breve al motore a combustione e proteggere la filiera italiana dell’auto. “Inoltre, la proposta del Ministro Urso per la creazione di un “Fondo per la competitività” a supporto di questi comparti, oltre a un nuovo strumento di politica industriale dedicato alle piccole e medie imprese, è in linea – aggiunge l’assessore – con la strategia che la Giunta regionale si è data per affrontare in Basilicata la transizione energetica anticipando il dopo petrolio”.

Cupparo ha annunciato di aver chiesto al direttore dello stabilimento Stellantis di Melfi di presentare in un incontro in Regione, alla presenza del Presidente Bardi, di tutta la Giunta, del Presidente del Consiglio Regionale e di tutti i consiglieri (maggioranza ed opposizione) il progetto di impianto a biogas per produrre l’energia necessaria al funzionamento della fabbrica.

Nel riferire della disponibilità manifestata dal dirigente Stellantis, l’assessore sottolinea la rilevanza del progetto. “I costi energetici per la fabbrica di San Nicola di Melfi – sostiene – sono destinati a ridursi sino al 50% di quelli attuali rafforzandone la competitività che, coniugata alla professionalità acquisita dai nostri lavoratori, consentirà ai nuovi modelli da realizzare nello stabilimento lucano di affrontare la sfida dei mercati. Da parte del Dipartimento e dell’intera Giunta – continua –  dopo l’approvazione dei provvedimenti  che hanno dato un contributo alla questione costi aziendali e che agevolano il percorso di Stellantis, prosegue l’impegno senza interruzione.

Ci preoccupa l’atteggiamento di alcuni Governi Europei che, secondo quanto riferiscono i giornali, si oppongono alle proposte di Urso e del Governo Italiano. In proposito intendiamo rimettere in campo l’Alleanza delle Regioni europee dell’automotive di cui fanno parte 36 realtà territoriali, di cui 9 italiane (Basilicata, Abruzzo, Lombardia, Emilia Romagna, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto) per far pesare la posizione di tutte le Regioni europee dell’automotive. L’Alleanza – ricorda l’Assessore – attraverso il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è già espressa per non costringere l’industria verso un’unica soluzione, ma lasciando libera la ricerca industriale e scientifica di individuare tutte le soluzioni utili, che sono molteplici”.