Stellantis, oggi l’incontro Regione – sindacati

POTENZA – Il futuro di Stellantis sarà al centro dell’incontro tra Regione e sindacati fissato per questo pomeriggio alle 15. 

Cgil, Cisl, Uil, Fismic e Ugl chiedono che la regione sostenga la produzione e, soprattutto, si batta per vincolare al territorio le commesse dello stabilimento centrale.  Solo così, spiegano le sigle sindacali, l’indotto – circa 3.600 lavoratori – potrà salvarsi.  

Ieri la Fim Cisl ha tenuto un attivo in preparazione all’incontro. I metalmeccanici della Cisl chiedono garanzie sulle commesse per le imprese dopo che alcune di loro hanno già visto assegnarsi alcune lavorazioni legate ai cinque nuovi modelli elettrici. Numerose invece le aziende dell’area industriale che non hanno più commesse. Tra queste, la Brose: i pannelli porta che la fabbrica realizzava non sono più previsti nel piano industriale della transizione.  

“A che punto è lo stato dell’intesa di politica industriale tra il ministero delle Imprese e Stellantis“, si chiede il segretario di categoria Gerardo Evangelista. L’intesa, data in dirittura d’arrivo, servirà ad avviare i tavoli tematici con le singole regioni sede di stabilimento.

Capitolo “area di crisi industriale complessa”. Le aziende di subfornitura sono già destinatarie di un primo bando regionale da cinque milioni di euro per l’innovazione e il rilancio. “Una misura non sufficiente – aggiunge il segretario nazionale di Fismic Confsal, Pasquale Capocasale. Chiederemo ulteriori informazioni su cosa intenda fare la Giunta attraverso Invitalia per l’area industriale melfitana”.

Infine una ricognizione degli ammortizzatori sociali: alcune aziende stanno esaurendo la cassa integrazione, con termine già a gennaio. “Le imprese sono in difficoltà e c’è preoccupazione tra i lavoratori: anche nell’indotto come in stabilimento, si sta cominciando con le fuoriuscite volontarie mentre quello di cui abbiamo bisogno sono certezze per il futuro”, conclude Evangelista.