MARATEA (PZ) – In attesa di dichiarazioni ufficiali da parte del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi direttamente da Maratea, il sindaco della perla del Tirreno Daniele Stoppelli ha parlato ai microfoni de “La Nuova del sud” in merito al nuovo divieto di balneazione diramato ieri a Fiumicello. ” “La decisione è arrivata dopo aver preso in esame i dati di due prelievi scaturiti dai monitoraggi Arpab effettuati il 16 e il 19 agosto scorso, oltre a una perlustrazione degli agenti della polizia locale”, ha dichiarato il primo cittadino al collega Alessandro Panuccio. A sforare oltre i limiti di legge sono ancora i valori dell’escherichia coli e degli enterococchi. “Il divieto -spiega ancora Stoppelli – permarrà finchè il valore dell’escherichia non tornerà sotto i 500 e quello dell’enterococco sotto i 200” Ma il sindaco di Maratea ci tiene a puntualizzare che si tratta ” di un pezzo di costa lungo 900 metri sui 32 chilometri totali”, anche se tra le più belle e frequentate da sempre da turisti e residenti. Stoppelli torna anche sull’esposto alla procura di Lagonegro presentato lunedì, ma non si sbilancia su responsabilità o altro: ”Abbiamo questo dato oggettivo che viene rilevato dall’Arpab ma non abbiamo altri elementi per dire di chi è la responsabilità. Ritengo che Acquedotto Lucano abbia fatto tutti gli interventi ma non ho una relazione e la possibilità di un riscontro rispetto a una società terza che risponde alla Regione e non al Comune”. Infine, in battuta finale, il sindaco esprime la propria vicinanza ad operatori turistici e alberghieri, cittadini e visitatori: “Sono molto dispiaciuto per l’immagine e per gli operatori turistici di quella zona, che vivono di questo. E mi riferisco ai lidi e agli alberghi di Fiumicello. Poi ovviamente ci sono anche i nostri cittadini e gli ospiti che alcune volte sono presi dal panico, dal timore di aver contratto una malattia”.
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