Lauria (PZ) – La storia di Giuseppe Carlomagno, partigiano lauriota, raccontata alla vigilia del 76esimo anniversario della liberazione alla TgR dal figlio Vincenzo e riscoperta grazie a un lavoro meticoloso e di ricerca da parte dell’Anpi Valle del Noce. Una storia di coraggio di cui anche i figli Gaetano e Vincenzo erano ignari. Giuseppe Carlomagno da Lauria, lavorava in Valle D’Aosta, quando si unì ai Partigiani nel 1943, combattendo i nazisti e i fascisti della Repubblica di Saló. Una storia di coraggio e dignità, da esempio per chi difende i nostri valori e la nostra libertà.
Storie dei partigiani della Valle del Noce. Intervista al Presidente zonale ANPI Cosentino. Sempre alla TgR Basilicata, nell’edizione serale della vigilia della festa di liberazione (24 aprile 2021 ore 19:35), il Presidente Anpi Valle del Noce Antonio Cosentino, ha confermato che sono circa una cinquantina i partigiani dell’area sud lucana che, partiti per lavoro al nord, si unirono alla lotta contro i nazifascisti. “In molti al loro ritorno qui non raccontarono la loro esperienza per paura di ritorsioni”, ha spiegato Cosentino ai microfoni Rai, confermando che “il vasto lavoro di ricerca è ancora in corso”.
Perché ha ancora senso celebrare il 25 aprile? Perché è la vera festività laica capace di unire ancora milioni di italiani. Buon 25 aprile a tutti dalla redazione di ivl24 attraverso il commento del Prof. Carmine Cassino (di seguito)