Nota a cura del Movimento politico culturale “La Scossa” Alto Tirreno Cosentino
SCALEA (CS) – Gentile Presidente Franco Iacucci, cari amministratori comunali dell’Alto Tirreno cosentino;
A seguito dell’incontro istituzionale promosso dal collegio dei presidenti dei consigli comunali del tirreno cosentino, avvenuto nei giorni scorsi presso la sala consiliare della città di Scalea, nella quale si è ribadito forte impegno per la definitiva conclusione dei lavori del primo lotto che riguardano la strada provinciale Scalea – Mormanno,
colgo l’occasione per ribadirvi forte sdegno per le condizioni in cui versa l’opera incompiuta del primo lotto della strada provinciale Scalea Mormanno e per Chiederle che fine hanno fatto i fondi del ribasso d’operà appaltati nel lontano 2012?
Dal dibattito istituzionale avvenuto pare sia emersa la volontà di reperire ulteriori fondi per continuare i lavori dell’importante strada di collegamento con l’entro terra ed il Parco Nazionale del Pollino, cosa che gioverebbe molto alla lotta allo spopolamento dei comuni interni, all’integrazione territoriale ed al turismo.
Voglio ricordarle e ricordare agli amministratori comunali della zona, a tal proposito, che i lavori della strada provinciale Scalea – Mormanno, sono stati finanziati dall’Unione Europea con un fondo Por 2007-2013 di circa 10.000.000 di Euro. Inoltre che per il primo lotto di realizzazione della strada provinciale Scalea – Mormanno è stato stanziata, dalla stessa programmazione, una somma di realizzazione del primo lotto pari a circa 5.200.000 Euro. I lavori di realizzazione poi sono stati aggiudicati al miglior offerente in cifre tonde e arrotondate per circa 3.000.000 di Euro. Quindi si dedurrebbe da ciò che c’è stata un aggiudicazione di una gara di appalto prevista per legge con un ribasso di 2.000.000 di Euro: fondo questo che dovrebbe essere nelle risorse della stessa amministrazione provinciale per realizzare il secondo lotto di collegamento fino a S. Domenica Talao. Almeno si spera.
Per tale motivo vi propongo, con l’avvallo della disponibilità più volte espressa del consigliere regionale Antonio De Caprio, insieme agli stessi amministratori comunali che hanno partecipato al suddetto incontro, di formare un team tecnico amministrativo che vada a perorare la finalità del fondo rimasto inutilizzato, oltre che di avviare una trattativa serrata presso le sedi romane delle Ferrovie dello Stato, essendo le stesse titolari, a quanto pare, dello scempio presente in nell’area del sottopasso FFSS mancante. Cosi come più volte ribadito ed espresso dall’ex assessore provinciale Arturo Riccetti, a cui, ancora oggi, va il merito politico e amministrativo di aver saputo capitalizzare le finalità dei fondi UE per la realizzazione di questa importante arteria di sviluppo sociale e rurale della zona.