#TellMeRock, 13 Giugno 1995: L’ironia tagliente di Jagged Little Pill e la consacrazione di Alanis Morissette

EDITORIALE – Spesso si dice che il mondo è cambiato e che certe cose che succedevano un tempo oggi non potrebbero più accadere, bombardati come siamo da un’informazione a getto continuo che tende a livellare tutto e impedire una lunga memorizzazione.

Però, nel 1995, con You Oughta Know, accadde esattamente quello che era successo nel 1972 con You’re So Vain di Carly Simon. Infatti tutti volevano sapere a chi era indirizzata la canzone. Sarebbe più corretto dire che tutti vogliono sapere, perchè ancora oggi non si sa con certezza chi o cosa abbia ispirato entrambi i brani.

Il destinatario più accreditato del brano della Morissette è l’attore David Coulier, che aveva trentuno anni quando uscì con Alanis (lei ne aveva solo sedici), interpretazione accreditata dal verso che lo descrive come an older version of me.

You Oughta Know è una canzone in forma epistolare, dove Alanis Morissette sfoga contro il suo ex tutta la rabbia per essere stata scaricata e sostituita da un’altra. E si lascia andare a immagini molto forti, quando chiede: “E’perversa come me” Si inginocchia a teatro tra le poltrone come me? Dimmi, pensi a me quando la scopi?”. E chiude con una promessa che sa di minaccia: “Ogni volta che graffierò con le unghie la schiena di un altro, spero tu possa sentirle, riesci a sentirle?”

Quel pazzo di Weird All Yankovic, comico e musicista che con le sue centocinquanta parodie di canzoni celebri ha venduto oltre 12 milioni di copie, ha dichiarato una volta nel programma Al Tv di essere stato fidanzato con Alanis e di essersi divertito molto con lei, soprattutto al cinema, facendo riferimento al verso dove si allude al sesso orale.

Nella cerimonia di consegna dei Grammy, (You Oughta Know vinse in due categorie: Best Rock Song e Best Female Rock Vocal Performance), la televisione decise di trasmettere il segnale con sette secondi di ritardo, per avere così la possibilità di coprire con un “bip” le parole più crude del testo.

Il 13 giugno 1995, quando uscì l’album Jagged Little Pill, disco della consacrazione di Alanis Morissette, ero un ragazzetto che si accingeva a compiere da lì a un mese tredici anni. Ma la mia spasmodica conversione all’ascolto radiofonico mi portò a scoprire comunque ben presto il talento di una voce fuori dal normale: rabbiosa, energica ma allo stesso tempo malinconica. Questa ragazza proveniente da Ottawa, si dimostrò capace di coniugare una sensibilità pop per la melodia, con un atteggiamento e dei testi estremamente duri, non lontani dal grunge allora molto di moda. Infatti ricordo che chi spesso ascoltava i Pearl Jam, non casualmente variava le sue playlist anche passando ad Alanis Morrissette.

Dopo aver iniziato come cantante pop, con incursioni nella dance, e aver ottenuto qualche successo in questa veste nel suo Paese natale, il Canada, Alanis Morissette diventa universalmente famosa con il rock intelligente, autobiografico e ironico di Jagged Little Pill, uno dei dischi più famosi e venduti di tutti i tempi.

Ironico appunto, perchè da Alanis questo aggettivo viene usato per descrivere la faccia più assurda dell’esistenza, quella che fa accadere determinate cose proprio quando non dovrebbero succedere. Tutto poteva aspettarsi, ma non che il clamoroso successo di questo singolo dal titolo Ironic, trascinasse dietro sè una disputa sul significato del termine “ironico” e se fosse o meno appropriato il suo utilizzo all’interno del brano, o se non sarebbe stato meglio usare “paradossale”, che però non faceva altrettanto rima.

Dopo tredici anni di discussioni, nel 2008, Alanis ne è uscita nel modo più simpatico, ammettendo di essere la più intelligente tra le persone stupide che fanno questo lavoro.

La struttura di Ironic, brano portante di Jagged Little Pill e canzone simbolo degli anni ’90, è molto grunge, con strofe cantate in modo delicato e quasi intimista, da storyteller, e ritornelli urlati. Il testo è composto da una serie di vignette assurde e paradossali che si concludono con la domanda: “Non è ironico?”.

Ad esempio: un uomo che vince la lotteria ma ha 98 anni, una mosca che si concede un bicchiere di Chardonnay ma muore annegata, la pioggia nel giorno del tuo matrimonio, l’uomo che aveva paura di volare che precipita al suo primo volo, un ingorgo stradale quando sei in ritardo o incontrare l’uomo dei tuoi sogni e subito dopo sua moglie. Riguardo quest’ultimo esempio, Alanis cambiò il testo nel 204 per appoggiare la battaglia per i matrimoni gay: “Incontrare l’uomo dei tuoi sogni e subito dopo suo marito”.

Anche il verso dell’aereo che precipita le procurò qualche problema nel 2001: dopo l’attacco alle Torri Gemelle, la canzone fu giudicata inappropriata per le radio.

 Jagged Little Pill è il ritratto della classica voglia di vivere della giovinezza e rappresenta vari stati d’animo in modo fresco, spontaneo e quindi sempre attuale. Per questo non credo sia sempilcemente un album di ribellione, come molti hanno sempre detto. È un invece ricco di sfumature, un po’ come la copertina. È un misto di grinta (la suddetta You Oughta Know), gioia e spensieratezza (Hand In My Pocket e Head Over Feet), positività (You Learn ), malinconia (l’emozionante My house) e tanta, tantissima ironia tagliente, a tratti dissacrante. Il tutto sostenuto dagli splendidi arrangiamenti di Glen Ballard che si adattano perfettamente ai temi e alle atmosfere di ogni singola canzone.

In You Learn si vede tutto l’estro di Ballard. Esistono due diversi videoclip per il brano: il primo video, girato da Liz Friedlander vede la Morissette, con i dreadlock (exstension rasta), girare per la periferia di una città, cambiando continuamente il colore della felpa che indossa. Il video si conclude con la Morissette che bacia un mimo. Il secondo video è invece un montaggio della cantante e del suo gruppo sul palco e nei backstage.

E’ il disco consacrazione per eccellenza, un lavoro così sincero, diretto, emotivo, pieno di energia. Un album pieno di vita, anche dopo trent’anni.

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