EDITORIALE – Anche il rock ha la sua Regina delle ballad.
Dianne Warren, infatti, è entrata nella storia come The Queen of Ballad. La cantautrice nata a Van Nuys, California nel 1956 e alla fine degli anni ’80 ha segnato un record con ben sette brani, interpretati da autori diversi, entrati in classifica contemporaneamente ed è andata al n.1 in classifica in America nove volte. Ma in una recente intervista alla rivista Rolling Stone in cui ha ripercorso tutta la sua carriera, Diane Warren ha raccontato che la più grande sorpresa della sua vita è stata arrivarci con I Don’t Want To Miss a Thing degli Aerosmith, numero uno in classifica in America per quattro settimane nel settembre 1998: «Un gran pezzo» ha detto Diane «Per me era la canzone dell’anno»
La carriera di Diane Warren inizia nel 1983 con Solitaire, un brano scritto per la popstar Laura Branigan (interprete della cover di Gloria di Umberto Tozzi che nel 1982 ha conquistato le classifiche americane), passa anche dal rock con You Make Me Rock Hard inserita dei Kiss nel loro Greatest Hits Smashes, Thrashes & Hits del 1988 e decolla grazie a Cher che nel 1989 porta la sua If I Can Turn Back Time al n.3 in America: «All’inizio non era convinta, ma io le ho detto che ero disposta a pagare io stessa il costo della session in studio, perché sapevo che era un brano perfetto per lei. È diventata la mia canzone simbolo».
Diana Warren ha anche scritto brani per la colonna sonora di 70 film (tra cui anche quella del cult Ghostbusters del 1985) è tra i pochi che hanno vinto un Grammy, un Emmy e un Golden Globe ed è stata candidata all’Oscar undici volte, anche se non ne ha mai vinto nessuno.
Ci è andata vicino nel 1999 grazie proprio a I Don’t Want To Miss a Thing, pubblicata come singolo dagli Aerosmith il 20 agosto del 1988
Un giorno viene chiamata dal regista Michael Bay per scrivere il tema di Armageddon, il blockbuster apocalittico interpretato da Bruce Willis, Liv Tyler e Ben Affleck: «Mi ha fatto vedere le ultime scene del film, e come faccio sempre nel mio processo creativo ho cominciato a scrivere partendo dal titolo: “non volgono perdermi niente”». La sua prima idea era quella di far interpretare la canzone ad una voce femminile («Qualcuna tipo Celine Dion» ha detto), poi ha sentito la versione degli Aerosmith e come ha detto lei stessa: «Sono letteralmente caduta dalla sedia. È diventata una canzone molto più potente grazie alla voce di Steven Tyler. Sentirlo cantare in modo così vulnerabile ha cambiato tutto». Nemmeno gli Aerosmith erano convinti di quella canzone all’inizio: «Quando l’abbiamo sentita la prima volta era solo un demo per pianoforte e voce, era molto difficile immaginare come avremmo potuto trasformarla con il nostro suono» ha detto il batterista della band, Joey Kramer, «Ma quando abbiamo a iniziato suonarla insieme, è diventata subito una canzone degli Aerosmith». Così I Don’t Want To Miss a Thing è diventata la prima numero uno nella carriera degli Aerosmith.
L’Amore, l’attrazione fisica e psicologica verso un altro individuo: per descriverlo sono stati versati fiumi d’inchiostro e pronunciate miliardi di parole, i più grandi artisti del mondo si sono cimentati nel descriverlo, raccontarlo, concepirne ogni sfumatura, dalle cime più alte degli amori platonici fino agli oscuri abissi della passione carnale. Ed è proprio in questo contesto che si orienta il brano, con un testo forte e romantico allo stesso tempo, sull’importanza di non perdere neppure un attimo della propria vita a non amare o a non dare importanza a chi ci sta accanto.
Il video musicale di I Don’t Want to Miss a Thing, diretto da Francis Lawrence, è stato girato nel Minneapolis Armory. Il video intreccia scene in cui si vede il gruppo suonare la canzone con altre di Armageddon. È presente un cameo di Liv Tyler, figlia del cantante Steven Tyler, che nel film interpreta il personaggio di Grace Stamper. Liv precedentemente era già apparsa in un clip degli Aerosmith, Crazy del 1994.
Il video inizia con alcuni colpi di luna e meteoriti, per poi dare una visione della terra, prima di ingrandirla e mostrare il gruppo esibirsi. In seguito viene rivelato come la band stia suonando di fronte a quello che sembra essere la base di un immaginario Space Shuttle. Insieme agli Aerosmith c’è anche una grande orchestra che si esibisce in sincronia con la melodia, fino a quando questi non vengono avvolti dal fumo che sancisce il decollo dalla rampa di lancio della navicella spaziale (lo Space Shuttle). Il video si conclude mostrando una lacrimosa Grace Stamper che tocca un monitor nel tentativo di raggiungere il padre (il vero padre Steven Tyler nel video; on-screen il padre Harry Stamper, interpretato da Bruce Willis nel film).
Durante le riprese del clip di I Don’t Want to Miss a Thing, Steven Tyler si stava ancora riprendendo da un infortunio alla gamba subito nel corso del Nine Lives Tour, e quindi per questo non si muove molto nel video.
Il brano è stato pubblicato inizialmente come colonna sonora del Film “Armageddon- giudizio finale” diretto da Michael Bay e successivamente inserito come traccia bonus nell’album Nine Lives
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