#TellMeRock, 26 Giugno 1979: i Queen di Live Killers e la loro prima memorabile opera dal vivo

EDITORIALE – Il 26 giugno del 1979 i Queen, all’apice del loro successo, pubblicarono il doppio album dal vivo Live Killers, che costituisce una splendida antologia di tutta la produzione del gruppo britannico dagli esordi fino a Jazz (1978). Insomma ben sette album e sette perle magnifiche.

Le registrazioni furono eseguite durante il lunghissimo tour mondiale a supporto di Jazz e fu denominato, per l’appunto, Tour Live Killers. Il primo show fu tenuto il 17 gennaio 1979 ad Amburgo e, dopo ben 44 date, si concluse il 18 settembre 1979 a Saarbrücken (per inciso, l’Italia non ebbe l’onore di ospitare nemmeno un concerto!).

L’album palesa una produzione non eccelsa, in particolare il batterista Roger Taylor era deluso soprattutto per il suono poco pulito e per il volume troppo basso, ma nonostante ciò Live Killers, oltre ad essere il migliore dei live prodotti dai Queen nella loro carriera (escludendo Wembley 1986 su cui c’è un documentario), racchiude perfettamente quello che era la filosofia musicale della band in quel periodo storico, che la poneva ai vertici assoluti nell’universo rock. Nelle successive studio release, infatti, la formazione britannica attesterà il sound su altre direttrici invadendo nuovi settori quali l’elettronica, il pop e la disco sorprendendo (e non poco) quei fans che, come me, amavano la band nella veste più grezza e dura.


In un certo senso Live Killers chiude una parentesi importante nella vita artistica della band presentandoci una musica diretta e nettamente rock. Ottima la cover con i fantastici quattro illuminati da un numero pauroso di fari bianchi, rossi e verdi.


Ventidue i brani proposti, tra questi spiccano due versioni di We Will Rock You (una più veloce ad aprire lo show e l’altra ad introdurre la mitica We Are The Champions) e l’immancabile God Save the Queen a chiudere lo spettacolo.


Per il resto qualsiasi amante dei Queen vi troverà le canzoni predilette, pezzi da sogno come Bohemian Rhapsody, un gioiello, tra i brani più belli mai incisi nella storia del rock, la struggente melodia di Love Of My Life, l’andamento country di ’39, la divertente Bicycle Race, l’inizialmente pacata Death On Two Legs e la psichedelica Get Down, Make Love.


Naturalmente non mancano composizioni decisamente più sostenute come Let Me Entertain YouNow I’m HereKeep Yourself AliveTie Your Mother Down (con tanto di assolo di May) e Sheer Heart Attack.


Una menzione a parte la meritano gli oltre dodici minuti di Brighton Rock con una performance di May da brividi ed uno straordinario assolo di Taylor.


Sorprende un po’ l’omissione di Somebody To Love, cavallo di battaglia dell’album A Day At The Races nonchè una delle song più note di Mercury e compagni, che ben avrebbe figurato magari al posto della meno significativa Dreamer’s Ball.

La band è oliata alla perfezione, non sbaglia un colpo e Freddie Mercury dimostra tutto il suo eccezionale vocalism, che mai nessuno dimenticherà.

Live Killers rappresenta uno degli ultimi live di spessore prodotti nel rock e merita indiscutibilmente di far parte della vostra collezione di dischi perché ci troverete per sempre la vera anima degli storici Queen.

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