EDITORIALE – Pezzo apripista e piccola gemma di un capolavoro quale è Ok Computer, Karma Police si contraddistingue con un riff al piano molto simile a quello di Sexy Sadie dei Beatles. Il rimando è giustificato dal fatto che durante le registrazioni, i Radiohead ascoltavano continuamente Beatles, Miles Davis, Dj Shadow ed Ennio Morricone.
Karma Police fu eseguita per la prima volta live, prima ancora di essere incisa, nel 1996, quando il gruppo di Thom Yorke faceva da supporto ad Alanis Morrisette nel Cant’not Tour negli stadi americani.
Il singolo venne pubblicato il 26 agosto del 1997 in Inghilterra e il 31 agosto nel resto del mondo
Il titolo fa riferimento a un gioco interno alla band. Quando qualcuno sbagliava atteggiamento o comportamento, si invocava l’intervento “della polizia del karma”, cioè quella che aveva il compito di riportare tutto alle giuste dimensioni, vale a dire alla naturalezza delle cose, a ciò che non siamo e non quello che la nostra follia a volte ci spinge a diventare.
In molte interviste Thom Yorke ha dichiarato che è un brano contro il capitalismo e contro i cosiddetti boss delle grandi compagnie, un tema che riecheggia in tutto Ok Computer.
Fu registrata nel 1997 a Bath, luogo sacro sia per il Graal che per i Led Zeppelin, in un maniero di proprietà dell’attrice Jane Seymour, la Bond girl di Vivi e lascia morire. Il bizzarro effetto finale è dato dalla distorsione di chitarra di Ed O’Brien.
Il video musicale di Karma Police fu girato da Jonathan Glazer, precedentemente responsabile della regia del video di Street Spirit (Fade Out), noto per i suoi lavori con Jamiroquai (Virtual Insanity) e Massive Attack (Karmacoma). Il video debuttò in TV nell’agosto del 1997. Nel video è presente, oltre al frontman Thom Yorke, anche l’attore ungherese Lajos Kovács.
Nel video la telecamera presenta la visuale dal punto di vista del posto da guidatore di un’auto. L’ambientazione è notturna, su una strada deserta. Appena entra il guidatore – che durante il video non viene mai inquadrato – la macchina parte. Dopo pochi secondi, all’improvviso, in lontananza appare un uomo che, con andatura incerta e goffa, cerca di non farsi raggiungere dalla vettura. A questo punto, la telecamera si sposta (rimanendo sempre nella posizione del conducente) e mostra Thom Yorke, che canta seduto sul sedile posteriore. Quando la telecamera ritorna sulla visuale del guidatore, l’uomo che corre è stato raggiunto dall’auto, che ora si muove a bassa velocità. La telecamera ritorna poi su Yorke (che ora è sporto dal sedile posteriore).
La telecamera ora si sposta dalla posizione originale, inquadrando il volto dell’uomo inseguito, che dopo pochi attimi rallenta la sua corsa e si accascia a terra stremato, con la vettura che si ferma a pochi centimetri da lui. L’uomo, provato dalla corsa, riesce però a rialzarsi, e appena avviene ciò, l’auto compie una rapida retromarcia, allontanandosi di diversi metri. A questo punto, l’uomo vede che il veicolo ha lasciato sull’asfalto una scia di benzina (persa dal serbatoio).
L’uomo, mettendosi le mani dietro la schiena (non facendosi così vedere), preleva dalla tasca destra dei suoi pantaloni una piccola scatola di fiammiferi. Ne accende uno, che posa sulla scia di benzina, da cui parte una fiammata. Il guidatore a questo punto ingrana la retromarcia, ma ben presto le fiamme raggiungono l’auto e la avvolgono. La telecamera (tornata sulla visuale del guidatore) a questo punto si muove freneticamente, mostrando nuovamente il sedile posteriore, ora vuoto.