EDITORIALE – George Harrison era affascinato da quel libro e dal suo concetto base: in Oriente tutto è relativo al testo, mentre in Occidente tutto è coincidenza.
Nel 1968 il chitarrista dei Beatles leggeva l’I Ching, considerato da Confucio il libro della saggezza, e pensava che sarebbe stato bello mettere in pratica i suoi insegnamenti, così lontani da quelli che avevano condizionato la sua adolescenza. L’I Ching, conosciuto anche come Libro dei Mutamenti, è ritenuto il primo testo classico cinese dalla nascita dell’impero, sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche da parte dell’imperatore Qin Shi Huang, che nel 213 a.C. fece bruciare tutti i libri allo scopo di eliminare ogni traccia di tradizione che potesse minacciare il suo mandato o criticare le sue decisioni.
George era a casa dei suoi genitori, nel Lancashire, e stava ripensando a quello che aveva imparato negli ultimi giorni. Pensava anche ad applicare l’I Ching all’arte di comporre canzoni, così prese un libro a caso dalla libreria dei suoi, avrebbe scritto una canzone sulle prime parole in cui si sarebbe imbattuto. Gently Weeps, piange dolcemente… quelle erano.
Una prima stesura di While My Guitar Gently Weeps fu scritta velocemente, ma George Harrison cambiò più volte il testo nel corso delle settimane successive. Quando pensò che fosse pronta la sottopose al giudizio degli altri Beatles, ottenendo in cambio la risposta di sempre: disinteresse o poco più. Una prima versione acustica con Harrison alla chitarra e McCartney all’organo fu registrata e fu subito accantonata, la si può ascoltare in The Beatles Anthology 3.
Il cambio di passo avvenne il 6 settembre del 1968, quando Harrison portò con sé negli Studios di Abbey Road il suo grande amico Eric Clapton (grande amico prima che quest’ultimo si innamorasse di sua moglie). Slowhand non era molto felice, perché giustamente ripeteva che nessuno aveva mai suonato in un disco dei Beatles se non i Beatles e che dunque il suo arrivo non sarebbe stato accettato con una standing ovation, ma fu favorevole solo per aiutare George.
Il suo ingresso calmò per un po’ le acque, segnando una tregua nelle molto turbolenti registrazioni del White Album e quando Clapton mise mano a While My Guitar Gently Weeps, anche Lennon e McCartney si convinsero che era davvero una grande canzone.