#TellMeRock, 8 Aprile 1982: Toto IV. Storia di un capolavoro

EDITORIALE – Le migliori storie, non solo musicali, il più delle volte nascono dalla casualità. Ora pensate a un gruppo di musicisti esperti che ogni giorno si incontrano negli studi di registrazione della Columbia a Los Angeles: c’è chi fa il batterista per Tina Turner, chi da il bassista per Stevie Wonder e chi suona per altri musicisti già affermati. La sera, dopo il lavoro, i fratelli Jeff, Mike e Joe Porcaro, si riuniscono a cena con altri musicisti, e parlano della loro giornata e delle loro prospettive, provano pezzi inediti e arrangiano in maniera eccellente ogni cosa gli capiti sotto nota o mano.

Resta da trovare il nome al gruppo e così, una sera di rientro a casa, il fondatore e compianto Joe Porcaro, guarda amorevolmente sua figlia presa e concentrata sul Mago di Oz. Quando esce il cane di Dorothy, Dodo, la piccola sobbalza chiamandolo Toto… ed ecco la scintilla che serviva a Porcaro, il suo gruppo si chiamerà Toto.

Dopo il successo ottenuto con il loro omonimo album di debutto nel 1978, i Toto faticarono a ripetersi con i due lavori successivi, Hydra e Turn Back. La band era sotto forte pressione da parte della Columbia Records: il loro quarto album doveva essere quello del grande successo, pena il rischio di ritrovarsi senza più contratto.

I Toto decisero di tornare alla formula che aveva contribuito al successo del primo album, abbracciando molti generi musicali diversi tra loro. La band si affidò anche ad alcuni musicisti esterni per contribuire a rendere il suono più vario e raffinato possibile.

Alla sua uscita l’8 aprile del 1982, Toto IV rappresentò il lavoro di maggior successo del gruppo, anche grazie ai singoli estratti, cinque nel 1982 e due nel 1983, i più famosi sono: Rosanna, Africa e I Won’t Hold You Back.

Africa rappresenta il primo brano di successo nella storia con il nome di un continente nel titolo, ma la canzone vanta anche un altro primato: portò per la prima volta i Toto in vetta alle classifiche, nel 1983, qualche mese dopo l’uscita dell’album. L’idea iniziale di David Paich era raccontare le peripezie di un uomo bianco che voleva scrivere una canzone sull’Africa. Non essendoci mai stato, poteva solamente attingere a quello che, sull’argomento, ricordava di aver letto o aver visto in televisione.

Poco alla volta la canzone si è trasformata nella storia di un amore per una donna e per una terra, ma con immagini piuttosto confuse. Il brano non piaceva a nessuno dei Toto, che non volevano inserirla nel loro quarto album.

Fu un discografico della Cbs di nome Al Keller a convincerli. La band accettò solo perché mancava una canzone, ma erano tutti concordi nel ritenere Africa il pezzo peggiore del disco. Steve Lukather, chitarrista e seconda voce del gruppo, arrivò a giurare che, se avesse avuto successo, avrebbe corso nudo per Hollywood Boulevard. Non mantenne la promessa, dicono.

Definiti da Eddie Van Halen come “collettivamente i migliori musicisti del pianeta”, I Toto sono famosi non solo per le capacità tecniche in studio, ma anche per uno stile che combina elementi provenienti dalla musica rock, in particolare il progressive, con il pop, il soul e il funk. In 30 anni di carriera hanno pubblicato 21 album e venduto più di 30 milioni di dischi.

Toto IV contiene alcune tra le più belle canzoni del gruppo, tra cui Rosanna. All’iniziò si pensò che il pezzo potesse essere dedicato all’attrice Rosanna Arquette, all’epoca compagna del tastierista Steve Porcaro, ma David Paich, autore del brano, ha specificato più volte che il pezzo non fu dedicato a Rosanna Arquette anche se ormai questo sembra essere diventato un pensiero comune.  Paich, quando scrisse la canzone, cercava un nome femminile che potesse entrare nel ritmo della canzone, e Rosanna era il nome più adatto.

Il video rappresenta una ragazza interpretata dall’attrice Cynthia Rhodes (resa famosa anche da film come Flashdance e Dirty Dancing) la quale ammalia tutti i presenti nel videoclip tra membri dei Toto e ballerini scelti per il video, fra loro c’è anche Patrick Swayze (anche lui divenuto celebre grazie a Dirty Dancing). A un certo punto del video succede anche una semi-rissa che però è solo una coreografia fatta dai ballerini presenti nel video. In alcune scene si possono osservare anche i Toto mentre suonano in una specie di gabbia enorme (cosa da cui prenderà poi ispirazione il video della canzone Rock You Like a Hurricane degli Scorpions del 1985. Nel video fa il suo esordio il nuovo bassista della band Mike Porcaro, nonostante le parti di basso fossero state registrate da David Hungate, che però lasciò la band nel 1982.

Altro brano cardine di Toto IV è certamente la ballata romantica I Won’t Hold You Back. Il testo della canzone fu scritto da Steve Lukather, il brano è una ballata con testo romantico, il tutto accompagnato dal pianoforte di David Paich e da un’orchestra (quella di Martyn Ford) abbastanza numerosa, con poco utilizzo della batteria e un piccolo assolo di chitarra. Ospite nel brano è il bassista e cantante degli Eagles Timothy B. Schmit che canta nei cori del ritornello.

Una band eclettica, duttile e dall’animo poliedrico e rock. I Toto hanno segnato un’avanguardia speciale e innovativa nel panorama musicale che ha influenzato non pochi gruppi arrivati ai giorni nostri.

Toto IV, a quarantadue anni dalla sua uscita, è un album fondamentale da tenere in archivio e da riascoltare ogni volta per la sua varietà di generi e temi.