EDITORIALE – Il mondo del rock è fatto di addii, testamenti e scioglimenti. Basti pensare al saluto dei Doors di L. A. Woman, ai Beatles di Let It Be, ai Pink Floyd di The Wall.
Un altro addio doloroso e celebre, avvenne in un caldo 9 agosto del 1986, quando Mercury, May, Taylor e Deacon, cioè i Queen, arrivarono in elicottero sorvolando una platea stracolma di spettatori e salirono per l’ultima volta sul palco tutti insieme davanti a una folla urlante di più di 120.000 persone.
Il concerto evento si tenne al Knebworth Park di Stevenage, una cittadina inglese a nord di Londra. La location scelta per questo addio, a quel tempo inaspettato, risulta azzeccata per via dei molti storici concerti che via hanno avuto luogo fra i quali quelli dei Led Zeppelin del 1979, l’ultimo concerto inglese dei Beach Boys nella loro formazione originale nel 1980 e, nel 1985, il primo live nel Regno Unito dei Deep Purple dopo che il gruppo si riunì.

Il concerto-evento dei Queen faceva parte di un tour più ampio composto da ventisei date europee, delle quali la prima si tenne il 7 giugno del 1986 a Stoccolma mentre l’ultima fu proprio la sopracitata tappa a Knebworth.
Si trattava di un tour pensato per promuovere l’album pubblicato nel giugno dello stesso anno, A Kind Of Magic, dodicesimo album in studio della band e ultimo disco dei Queen a essere promosso tramite un tour per via dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Mercury al quale, l’anno successivo, venne diagnosticata l’AIDS.
I primi segni della malattia si iniziarono a vedere già da questo ultimo concerto, alla fine del quale l’artista dichiarò di non essere più in grado di sopportare eventi del genere dato che aveva dolori sparsi in tutto il corpo. Nessuno dei suoi compagni, però, diede allora troppo peso a queste parole dato che Mercury si lamentava spesso di essere molto stanco dopo i concerti più impegnativi (e questo fu di certo uno dei più onerosi).
Il Magic Tour fu, nel complesso, uno dei più grandi mai tenuti dai Queen, che raggiunsero un totale complessivo di oltre un milione di persone accorse ad assistere alle diverse tappe della tournée.
Durante la tappa di chiusura del tour, la folla era letteralmente in visibilio e richiese diversi bis alla band che ne concesse alcuni fra i quali spicca la celeberrima Radio Ga Ga.
Un piccolo aneddoto legato al concerto e a questo brano in particolare riguarda lo storico bassista della band: alla fine di Radio Ga Ga pare che John Deacon avesse distrutto il proprio basso. Un atteggiamento piuttosto ribelle che né i colleghi né gli addetti ai lavori si sarebbero aspettati da parte sua.
Fu, insomma, un momento inaspettato che aggiunse un po’ di pepe a una serata trionfale, ma soprattutto triste per l’intera storia della musica.