Terme Lucane, numeri da boom. Il Sindaco De Maria: ora cambio di passo per “Latronico Città del Benessere”


LATRONICO (PZ) – Si chiude la stagione termale 2019. Tempi di analisi e bilanci, per sei mesi di attività, iniziate lo scorso 2 maggio.

Indicatori positivi, in aumento rispetto allo scorso anno ed in controtendenza rispetto agli altri stabilimenti italiani.


Più di 8000, infatti, gli utenti, con oltre 150.000 prestazioni termali.

Il primo cittadino del pease lucano affida ad una nota un’analisi sul presente e futuro del sito:

“Per l’ennesima volta si può dire che la struttura termale è “in buona salute”. Prima di ogni cosa, congratulazioni alla società che gestisce le terme e soprattutto ai propri dipendenti che da anni con professionalità, dedizione e passione svolgono il proprio lavoro” – la premessa ed i ringraziamenti del Sindaco – che poi volge lo sguardo al futuro: “Adesso cosa ci aspettiamo per l’anno prossimo?

-In primis, ultimare definitivamente il passaggio di proprietà dalla regione Basilicata al comune di Latronico, con gli ultimissimi atti amministrativi (inventario) dopo l’approvazione del protocollo d’intesa tra i due enti nell’anno in corso. Latronico deve diventare finalmente padrone del proprio destino.

  • L’ultimazione dei lavori dell’hotel terme
  • L’inizio dei lavori degli altri alberghi e centri benessere con i permessi a costruire già rilasciati alla società Russit. Su questa questione, a Latronico e nei dintorni c’è ormai molto scetticismo, ma io che la seguo attentamente, sono ancora più di ieri, super-ottimista. E per questo motivo senza paura sulla questione mi piace metterci la faccia. Il tempo come sempre sarà galantuomo.
  • Altri investimenti come il progetto della piscina termale ed altri servizi sanitari che possano ancora di più valorizzare il nostro complesso termale”.

Forte determinazione e progetti chiari “nonostante le lungaggini burocratiche” su “come costruire oggi la nostra #Latronico #cittàdelbenessere e non la Latronico terme che doveva essere realizzata una trentina di anni fa e che oggi avrebbe risentito lo stesso della crisi del settore termale in Italia, per poi porre rimedio per rivitalizzarsi con il wellness moderno”.

Per poi concludere: “non perderemo mai la determinazione di dare al nostro territorio il giusto riconoscimento di cui meritava già prima e merita ancora oggi”.