POTENZA – E’ terminata da pochi minuti la riunione in Prefettura del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Il Questore Isabella Fusiello e il Prefetto S.E. Annunziato Vardè, hanno confermato che quanto accaduto nel pomeriggio di ieri allo scalo ferroviario di Vaglio è stato un “agguato premeditato“.
Era di fatto “imprevedibile” che gli ultrà della Vultur, che avrebbero dovuto raggiungere Brienza, distante 50 km da Tolve, sede che doveva essere raggiunta dai supporter Melfi, si trovassero nel luogo del tragico incidente.
Gli inquirenti hanno chiesto ai dirigenti delle due società il “massimo impegno” per scoraggiare episodi di vendetta o rivalità tra le due tifoserie storicamente rivali, chiedendo, inoltre, un impegno per quanto riguarda l’eventualità del ritiro delle due squadre dal campionato. Ipotesi, a quanto si apprende dalle prime fonti giunte alla nostra redazione, scartata dalle due società.
Intanto, come già accaduto dal tardo pomeriggio di ieri, la Prefettura e la Questura di Potenza hanno intensificato i controlli sia nel comune di Melfi che in quello di Rionero, onde evitare che la situazione potesse degenerare con episodi di vendetta o rivalsa.
Intanto, oltre al 30nne melfese alla guida della Fiat Punto che ha investito il 39nne Fabio Tucciarello, sono finiti in carcere anche gli altri 24 ultras della Vultur tenuti in un primo momento agli arresti domiciliari. Per il 30nne le accuse sono di di omicidio volontario e lesioni aggravate, mentre i 24 supporters bianconeri dovranno rispondere di violenza privata, lesione aggravata e danneggiamento.
Stamane sarà effettuata l’autopsia sul cadavere di Tucciariello, mentre l’altro tifoso del Rionero è ricoverato nell’ospedale “San Carlo” di Potenza perché durante gli scontri ha subito la frattura di una gamba. Altri feriti, in maniera meno grave, sono stati medicati e dimessi.
Nuovi eventuali aggiornamenti nelle prossime notizie che ci giungeranno