Verri e Araneo: Riteniamo impellente che su questa vicenda si continui a tenere alta l’attenzione, al fine di ottenere risposte e azioni concrete per la tutela dei cittadini, del comparto agricolo e dell’intero territorio
POTENZA – “Nel corso degli anni gli studi e i monitoraggi condotti dall’ARPAB, insieme alle ordinanze sindacali emesse dal Comune di Rotondella – l’ultima a fine gennaio 2025 – hanno evidenziato la persistenza di criticità ambientali nell’area circostante il Centro ricerche ENEA di Rotondella”. Lo dichiarano le consigliere regionali del M5s, Viviana Verri e Alessia Araneo, che così proseguono:
“Lo stesso incontro del 7 febbraio 2025, con la partecipazione di ENEA, ARPAB e ASM, ha confermato la presenza nelle falde acquifere di inquinanti chimici (cromo esavalente, tricloroetilene e manganese) oltre i limiti di legge, indicando che la contaminazione risale a decenni fa e che, probabilmente, è legata ad attività industriali pregresse. Infine, il Tavolo Tecnico Regionale, riunitosi l’11 marzo scorso, pur mantenendo il divieto di emungimento e riducendo le restrizioni sulla coltivazione, ha preso atto delle iniziative di Sogin ed ENEA di monitoraggio e mitigazione della contaminazione. La situazione appare, quindi, critica e tutt’altro che risolta, mentre la popolazione locale continua a convivere con un clima di forte incertezza e preoccupazione”.
“Per queste ragioni – evidenziano le esponenti del M5s – abbiamo ritenuto doveroso depositare un’interrogazione urgente, al fine di ottenere maggiori chiarimenti e informazioni circa le aree colpite dall’inquinamento e i potenziali rischi per la salute; lo stato dell’arte delle attività di bonifica, gli interventi di rimozione delle acque contaminate e le misure di smaltimento adottate; le misure per garantire la sicurezza dei lavoratori e i controlli sanitari per la popolazione; le iniziative intraprese da ENEA e Sogin per mitigare l’inquinamento nonché i risultati ottenuti; le ulteriori misure per individuare la fonte dell’inquinamento e garantire un monitoraggio trasparente. Infine, abbiamo chiesto a gran voce la convocazione urgente e periodica di un Tavolo della Trasparenza per informare circa lo stato della contaminazione e l’attività di bonifica in corso con il coinvolgimento della comunità locale e delle associazioni del territorio”.
“Riteniamo impellente che su questa vicenda si continui a tenere alta l’attenzione, al fine di ottenere risposte e azioni concrete per la tutela dei cittadini, del comparto agricolo e dell’intero territorio, soprattutto alla luce del possibile cambio di strategia annunciato dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin rispetto all’individuazione di un deposito unico per i rifiuti nucleari. Ricordiamo – concludono Verri e Araneo – che per l’ubicazione del deposito erano stati individuati diversi potenziali siti nella nostra regione per cui, se da un lato accogliamo positivamente il ripensamento del Governo sul deposito unico, a favore dell’utilizzo dei 22 siti temporanei di stoccaggio esistenti, dall’altro esprimiamo forte preoccupazione per le implicazioni che potrebbero riguardare il Centro ENEA di Rotondella, e questo rende ancora più urgente la risposta alle nostre richieste di chiarimento circa le evidenziate criticità ambientali dell’area”.