Umberto di Pasca, un democristiano del “Fare”

EDITORIALE – Umberto di Pasca, un democristiano del “Fare”. Si può servire una comunità pur non essendo politici o amministratori impegnati nelle Istituzioni. Lo si può fare con il proprio lavoro, nello Sport, nel Volontariato o, semplicemente, mettendo a frutto le proprie passioni, basandosi su principi e valori.
Nella Democrazia Cristiana lucana uno degli esempi riconosciuti è stato quello di Umberto Di Pasca: pur non essendosi mai candidato, ha contribuito – con la sua azione – all’affermazione delle politiche sociali ed economiche del partito, con ricadute sulla società civile e coinvolgendo diversi strati sociali e persone di età diverse. Nato a Potenza l’8 dicembre 1918 conseguì due lauree: in Scienze Coloniali all’Istituto Orientale di Napoli e in Giurisprudenza all’Università di Bari. Subito dopo la Seconda guerra mondiale, si dedicò all’insegnamento, sia di materie giuridiche, che di attività motorie. Scuola e Sport sono due capisaldi della sua azione.
A Potenza ancora tutti lo ricordano come Preside dell’Istituto Professionale Alberghiero e Direttore reggente, almeno in una prima fase, del Convitto Nazionale “Salvator Rosa”.


L’istituto Alberghiero esiste a Potenza, con l’annesso Convitto, che ospitava gratuitamente gli studenti, dal 1964, prima come Sezione distaccata di Salerno, poi indipendente dal 1967. Nei primi anni ’70 nacquero anche le Sezioni di Matera, Maratea e Melfi, tutte con Convitto gratuito annesso.
Umberto Di Pasca fu artefice della nascita e dello sviluppo dell’Istituto Alberghiero, dove si sono formati i migliori ristoratori lucani, oggi sparsi in tutto il mondo,togliendo dalla povertà e dalla miseria centinaia di giovani e dando loro un futuro di speranza.Dal 2012 l’Istituto Alberghiero di Potenza gli è stato intitolato.
Giovanissimo iniziò ad occuparsi del mondo sportivo, all’inizio come arbitro, poi con i primi incarichi nella FIGC. Già nel 1948 fu Commissario della Lega Calcio Lucana. La Sede era in un negozio di drogheria a Potenza. In quegli anni, le squadre di calcio lucane passarono da 6 a 60 e i principali campi sportivi – del Capoluogo e di Matera – ottennero l’omologazione.


Dal 1950 al 1968 fu Presidente del Comitato Regionale Lucano, poi anche Consigliere Nazionale e reggente in Campania. Già nei primi anni ’50 si attivò per far realizzare un impianto sportivo a Potenza, dove la popolazione era in crescente aumento. Il “campo sportivo di Rossellino” venne inaugurato nel 1956. Nello stesso anno Di Pasca fondò – a Potenza – una delle 4 sedi in Italia del N.A.G.C.: il Centro per il reclutamento dei giovani calciatori, affidato all’ex campione del mondo Michele Andreolo. La sua attività nella Figc durò trent’anni, durante i quali strinse rapporti di amicizia importanti, tra cui Aldo Mairano, Presidente del Genoa, Angelo Moratti e Ivanoe Fraizzoli Presidenti dell’Inter e Giampiero Boniperti, Presidente della Juventus. Negli anni del Potenza in serie B molti giocatori arrivarono proprio da Genova, Milano e Torino.


Fondamentale fu la sua azione per la ripresa dell’attività sportiva dopo il terremoto del 1980. Nel 1981, dopo la visita in Basilicata del Presidente Nazionale della Federazione, fu stanziato un finanziamento di 150 milioni di lire, per la ricostruzione dei campi sportivi. Nel 1984, da presidente della Commissione Impianti Sportivi Nazionali, in collaborazione con il Coni, il Credito Sportivo e la Bnl riuscì ad ottenere le risorse per la costruzione del “Campo Scirea” a Matera.

A Umberto di Pasca si deve anche la costruzione di molte case popolari a Potenza ed in provincia.Dal marzo 1955 al luglio 1965 fu infatti Presidente dell’Iacp – l’Istituto Autonomo Case Popolari avviando un piano d edilizia economica e popolare.Di Pasca fu in provincia di Potenza il braccio operativo del “piano casa” voluto da Amintore Fanfani che affrontò non solo il problema della disoccupazione ma diedero a migliaia di famiglie la possibilità di migliorare le proprie condizioni abitative.Un’azione meritoria, che consentì alle fasce più deboli e povere della popolazione potentina di avere – o riavere, dopo il conflitto – una casa, che voleva dire progredire socialmente e poter vivere in condizioni sanitarie migliori.


Un’attenzione quella riservata alle fasce deboli che si è espressa anche nel Volontariato, con la Croce Rossa Italiana, di cui fu Presidente regionale a lungo, dal 1967, aprendo anche alla professionalizzazione delle Infermiere volontarie e dando un futuro lavorativo a chi sceglieva quello dell’infermiera come mestiere.
All’inizio esisteva solo la Sezione femminile, capace di assicurare interventi a favore di chi si trovasse in condizioni di bisogno economico, di salute, di non autosufficienza. Dopo il terremoto dell’80 fu costituita la sezione dei “Volontari del Soccorso”, che poté fornire strutture prefabbricate – palestre, scuole, poliambulatori – a Potenza e nei centri del cratere colpiti dal sisma. Oggi i Volontari del Soccorso sono un essenziale sostegno agli Enti pubblici e privati.
Con il radicamento sul territorio sono nate le Infermiere Volontarie, le “Crocerossine” e anche la Sezione Giovanile de i “Pionieri”.


Il nome di Umberto Di Pasca è legato a tutto questo.
Un uomo di “idee e azione”, che ha saputo mettere in pratica i principi di solidarietà, possibile ascesa sociale e professionale, aiuto nel bisogno, Servizi, che sono stati alcuni dei principi fondamentali della Dc, a cui sempre Umberto di Pasca fece riferimento e seppe interpretare con efficacia ed efficienza.Grande amico di Colombo ,Verrastro era lineare,fattivo con un cuore grande sempre tollerante,rispettoso degli altri e disponibile al dialogo.Di Pasca ci ha lasciato 20 anni fa’ l’8 marzo 2004 ma il suo ricordo ,di quello che ha fatto continua a vivere nella memoria dei tanti che hanno avuto l’onore di averlo conosciuto e frequentato.

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