Un evento di rara bellezza: la Passione di Cristo incanta il quartiere Cafaro e il Santuario della Madonna Assunta sul monte Armo di Lauria

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO la riflessione arrivata alla nostra redazione da Nicola Messuti in merito alla via Crucis svoltasi nella serata di ieri nel quartiere Cafaro di Lauria, a cura delle associazioni “La vecchia Stazione” e “Outdoor 780”

LAURIA (PZ) – Un’atmosfera intensa, carica di emozione e spiritualità ha avvolto ieri sera la località Cafaro e il suggestivo Santuario della Madonna Assunta sul monte Armo, nel comune di Lauria, dove è andata in scena una rappresentazione della Passione di Cristo che ha lasciato il pubblico senza parole. Un evento che ha saputo fondere tradizione, talento e dedizione, grazie all’impegno instancabile dei ragazzi (in senso anagrafico e non) dell’operosa Contrada di Pecorone, per la gran parte iscritti alle Associazioni culturali e sportive “La vecchia Stazione” e “Outdoor 780” operanti proprio nel citato territorio.

I giovani protagonisti, autentici custodi dell’identità culturale del territorio, hanno dato prova di una straordinaria maturità artistica. I loro volti espressivi, intelligenti, capaci, la naturalezza con cui hanno interpretato i personaggi e la profondità emotiva trasmessa in ogni scena, hanno reso la rappresentazione un momento di altissima intensità drammatica e spirituale.

L’allestimento scenico, curato fin nei minimi dettagli, ha trasformato gli spazi del quartiere in un autentico teatro a cielo aperto, capace di trasportare il pubblico nell’atmosfera dei Vangeli. Una scenografia perfetta, frutto del lavoro sapiente di scenografi di registi e tecnici di superba preparazione, che hanno saputo orchestrare un’opera complessa con rigore e sensibilità.

L’audio, impeccabile e calibrato con precisione, ha garantito la piena fruizione dello spettacolo, contribuendo a rendere l’esperienza immersiva e coinvolgente. Un plauso particolare va alle sarte e truccatrici locali, che con grande maestria e passione hanno confezionato abiti di scena raffinati e fedeli all’epoca, valorizzando la tradizione artigianale del territorio.

In quattro momenti significativi della rappresentazione, il pubblico ha potuto assistere anche all’apparizione toccante dell’amato Beato Domenico Lentini di Lauria. Una presenza simbolica e potente, che ha legato spiritualmente la Passione di Cristo alla figura di un uomo che, proprio su quelle strade del Cafaro e su quelle piazze, aveva camminato circa due secoli fa. Le sue parole, pronunciate con forza e delicatezza, hanno ricordato “la vita terrena ed ascetica del Beato Lentini, che presto auspichiamo diventerà santo”, suscitando profonda commozione e raccoglimento tra i presenti.

Ma ciò che rende questa iniziativa ancora più straordinaria è il suo spirito: tutto è stato realizzato a costo zero, frutto di sacrifici, passione e puro amore per la propria comunità. I figuranti, con gioia e spirito di servizio, hanno donato gran parte del loro tempo libero per dare vita a un evento che non ha eguali non solo a Lauria, ma nell’intero sud della Basilicata.

Un’impresa corale, un inno alla Bellezza, alla Fede e alla forza di una comunità che sa unirsi per creare qualcosa di davvero grande. La Passione di Cristo inscenata dai ragazzi della frazione di   Pecorone non è stata solo una rappresentazione teatrale: è stata una dichiarazione d’amore verso la propria terra, un esempio di come l’arte possa nascere dal cuore e diventare patrimonio condiviso.

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