In questo periodo i milanesi, ma soprattutto i milanisti e gli interisti di ogni parte del mondo sono interessati a capire quale sarà la casa del futuro per le rispettive squadre del cuore. Si discute dello stadio di San Siro, di quel Meazza che per decenni ha visto e vissuto momenti indimenticabili in giocate, partite e trofei alzati tanto da definirlo la “scala del calcio”.
Esistono ad oggi due progetti sui quali in questo momento il Piano di governo del territorio (pgt) ritarda il crono programma per il nuovo stadio. Il responso del Comune sulla certificazione di pubblico interesse del nuovo stadio non arriverà a strettissimo giro considerato alcuni partiti scettici su grattacieli e demolizione del Meazza. È intorno a una possibile mediazione sugli indici la trattativa tra politica e calcio milanese.
Mentre accade tutto nelle sedi deputate e con una road map ancora da definire, sul sito gazzetta.it (anche su altri siti online) è partito un sondaggio (da precisare) senza alcun valore statistico sul quale i marateoti si son catapultati chiedendo un voto per il nuovo stadio. Questo perché uno dei due progetti, arrivati in finale dopo il concorso internazionale bandito dai club, vi è un architetto della Perla del Tirreno. Trattasi dell’architetto Andrea Scopelliti facente parte del team “Manica/Sportium”. Sui social i marateoti per una questione di tifoseria territoriale d’appartenenza chiedono con gran forza il voto, descrivendo con parole ed emoji “lo stadio con gli anelli (che tra l’altro è il più bello ?)”.
Nei sondaggi, che hanno come uno scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità, in questo momento sembrerebbe esser in vantaggio come gradimento popolare il progetto di Populous. Alla fine uno dei due si accaparrerà l’incarico e costruirà il nuovo stadio: “La Cattedrale” oppure “Gli anelli di Milano”. Due concept diversi, anche se con necessari elementi in comune, come quello di dover essere vestito a seconda della squadra che gioca e di dover integrare un progetto per l’intero quartiere, per immaginare la nuova casa del calcio milanese.
