Valbasento, Carella (Femca Cisl): ‘Sul rilancio dell’area è tutto fermo, serve un tavolo permanente con sindacati, imprese e sindaci’

MATERA – “Sulla Valbasento il governo regionale deve passare dalle parole ai fatti”. Così il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella che aggiunge: “Al momento sulle ipotesi di rilancio dell’area è tutto fermo: dalle bonifiche ambientali alla tanto decantata ZES.

Nel frattempo, imprese che hanno investito sul territorio come Greenswitch attendono un sostegno da parte della Regione per consolidare la filiera della chimica verde. Il dossier Valbasento è stato completamente dimenticato e non comprendiamo quali siano le intenzioni della giunta Bardi che sul rilancio di questo importante polmone industriale pare brancolare nel buio. Per questo abbiamo proposto la costituzione di un tavolo di confronto permanente con le parti sociali e imprenditoriali e i sindaci con l’obiettivo di mettere a fuoco le difficoltà che registrano le imprese del territorio”.


“Per dare un futuro alla Valbasento – continua il segretario della Femca Cisl – serve una vera politica industriale che si regga su tre pilastri: coinvolgimento delle grandi compagnie petrolifere, creazione di un collegamento stabile con il settore della ricerca, sostegno dei processi di internazionalizzazione. Senza una politica industriale in grado di creare le giuste convenienze localizzative rischiamo di perdere quel poco di produzioni e di lavoro che ancora resistono in un territorio tutt’altro che favorevole”.


Secondo Carella “bisogna rendere il territorio efficiente ed efficace puntando sulla logistica e ascoltando i problemi concreti delle aziende che operano ancora in Valbasento, su tutte Coopbox, Brianza Plastica e Greenswitch. Allo stesso tempo occorre creare le condizioni localizzative per attrarre nuovi imprenditori rendendo il territorio più appetibile e accogliente per le imprese che vogliono investire nel nostro territorio in un’ottica di sostenibilità.

In tal senso, il Recovery Fund è una straordinaria opportunità per restituire un futuro a tanti disoccupati e per fare della Valbasento un laboratorio di politica industriale che premi l’innovazione, la sostenibilità e il talento di tanti giovani laureati e diplomati della nostra regione”.