Vicoli di Lauria: ieri e oggi

EDITORIALE – Quando si va avanti negli anni, affiorano alla mente i ricordi del passato con sempre maggiore nitidezza. A volte capita che vicende, persone, luoghi lontani nel tempo, a causa di una semplice e banale circostanza,  tornino alla memoria, risvegliando ricordi e, a volte, rimpianti.                                                   

Pochi giorni fa, dopo diversi anni, mi è capitato di passare per un vicolo di Lauria, a me molto caro: lì si trova la casa dove abitavo da bambina, lì ho trascorso la mia infanzia. Il vicolo è sempre lo stesso, con le medesime abitazioni, anche se tutte ristrutturate ed abbellite con una ricca varietà di piante e fiori. Anche la mia vecchia casa ha cambiato aspetto, con gli infissi e il portone d’ingresso nuovi. .  

Mentre cammino, per qualche istante, come un flash, riemergono dal passato i ricordi e rivedo quel vicolo a distanza di circa cinquanta anni. Il silenzio all’improvviso si rompe. Le porte tutte chiuse, come per magia, si riaprono, lasciando uscire dall’interno voci varie, pianti di bimbi, qualche urlo

Davanti all’ingresso delle case: la mia mamma e tutte le altre signore del vicinato, sedute, intente a lavorare a maglia, a ricamare ed a conversare piacevolmente. E poi, quanti bambini! I più piccoli accanto alle loro mamme, i più grandi a rincorrersi, a giocare con la palla, a “campana”, con le bambole e, spesso, anche a litigare. Tra le famiglie: tanta solidarietà, che si traduceva in sostegno morale e materiale! 

Nel vicolo, oggi, con le sue belle case adorne di magnifici fiori, regna il silenzio assoluto. Vedo solo un gatto, che si nasconde, spaventato, al mio passaggio. Il contrasto con la vita di oggi è palese e stridente. Sono cambiate le abitudini, si sono modificati gli usi e le consuetudini. Non c’è più tempo da perdere…! Si corre sempre…gli impegni sono tanti…non ci si può fermare…! Non c’è tempo…per perdere tempo…! Mi chiedo, facendo un confronto tra ieri e oggi: qual è la qualità della vita odierna? Certamente si è meno felici, più stanchi e nervosi, più soli.