ROTONDA (PZ) – Il Parco Nazionale del Pollino annuncia la pubblicazione del nuovo “Atlante degli Uccelli Nidificanti nel Parco del Pollino”, un’opera di grande valore scientifico e divulgativo che documenta, in maniera aggiornata, l’elevata biodiversità ornitologica presente in quest’area protetta a cavallo tra Basilicata e Calabria. Frutto di un lavoro decennale (2012-2021) realizzato da tecnici dell’Ente, ornitologi, fotografi, guide ed esperti appassionati, il volume testimonia l’incontro tra diverse correnti faunistiche di matrice centroeuropea, balcanica e mediterranea, in un territorio che unisce fattori geografici, geologici, storici e climatici unici nel loro genere. Proprio l’estensione e l’orografia complessa del Parco, unite alla varietà di climi e di ambienti vegetazionali, hanno favorito la coesistenza di specie rare e habitat differenziati.
L’Atlante riporta la distribuzione di 118 specie, illustrandone la
presenza nei vari contesti ambientali.
Dai rapaci rupicoli come il Gufo reale, l’Aquila reale, il Grifone e il Lanario, alle “sentinelle” dei calanchi e delle fiumare, tra cui l’Occhione, la Sterpazzola della Sardegna e la Monachella, fino alle specie presenti sulle praterie sommitali, come la Coturnice. Trova inoltre ampio spazio la descrizione di popolazioni avifaunistiche peculiari, tra cui quelle di Picchio nero, Picchio rosso mezzano e Balia dal collare. «La realizzazione di questo Atlante rappresenta un importante passo in avanti per la conoscenza e la tutela del nostro patrimonio naturalistico» – sottolinea il Commissario straordinario del Parco, dott. Lirangi. «Grazie all’impegno e alla passione di chi ha
contribuito, oggi possiamo offrire a ricercatori, appassionati e a chiunque voglia approfondire un quadro dettagliato dell’avifauna locale. L’obiettivo è far crescere la consapevolezza e l’attenzione su un territorio di inestimabile valore». La pubblicazione, scaricabile dal sito ufficiale dell’Ente Parco, mette a disposizione dati e analisi per usi di ricerca universitaria e didattici, favorendo una maggiore diffusione delle informazioni in ambito scientifico e nella società civile. In prospettiva futura, l’aggiornamento dell’Atlante proseguirà con ulteriori campagne di studio, finalizzate ad approfondire le conoscenze nelle aree più impervie e ad ampliare le indagini sulle specie migratrici, in particolare lungo i principali corridoi di migrazione tra valli e creste.